A Rosarno licenziati in tronco i dipendenti della Locride Ambiente

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  08 luglio 2020 08:44

 
Licenziati in tronco per aver difeso il sacrosanto diritto alla propria sicurezza ed a svolgere un lavoro di qualità. È questa la storia dei lavoratori dipendenti della Locride Ambiente Spa del cantiere di Rosarno.
 
Lavoratori che a Febbraio 2020 si sono rifiutati di effettuare il servizio di raccolta rifiuti urbani e spazzamento, fermandosi per circa 10 giorni e comunicando all’azienda che non avrebbero ripreso le attività lavorative se gli annosi problemi legati alla Sicurezza sul lavoro non sarebbero stati risolti.
 
Un episodio, tra l’altro, di dominio pubblico poiché la stampa locale si interessò della vicenda.
 
“Un licenziamento che arriva a distanza di 5 mesi dai fatti, con modalità becere e discutibili dal punto di vista morale e professionale, oltre che nel rispetto delle elementari norme che regolano il lavoro ed i contratti. I lavoratori infatti, hanno ricevuto senza alcun preavviso, una formale raccomandata datata 29 Giugno 2020, continuando quindi a svolgere il servizio fino alla giornata del 07 Luglio 2020”, sostiene Isa-Filmcaa.
 
“Locride Ambiente spa ha scorrettamente utilizzato una modalità di licenziamento individuale per operare un licenziamento collettivo che, com’è noto in questo periodo non è applicabile. Il coordinamento ISA FILCAMS – FP CGIL della Piana di Gioia Tauro chiede a Locride Ambiente Spa l’immediata revoca dei licenziamenti e la conseguente reintegra delle maestranze sul Cantiere di Rosarno. In assenza di risposte tempestive, non escludiamo azione di lotta forti, determinate e ad oltranza”, ha concluso il sindacato 

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