Codacons. Sul caso "Domus Aurea" il Codacons presenta istanza di accesso agli atti: "Chi ha mai verificato le condizioni igienico sanitarie?"

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La "Domus Aurea", casa di riposo a Chiaravalle Centrale
  01 aprile 2020 23:09

Gli ospiti della "Domus Aurea" di Chiaravalle Centrale saranno trasferiti tra Policlinico e ospedale "Pugliese". Caso chiuso? Niente affatto. Perchè adesso a voler vedere chiaro su tanti e diversi aspetti della drammatica vicenda, costata già la vita a cinque anziane donne, è il vice presidente nazionale del Codacons Franceso Di Lieto, che, dopo aver presneato un esposto alla Procura per chiedere di "liberare" gli ospiti dalla struttura (LEGGI QUI), ha adesso inoltrato una istanza di accesso agli atti "per comprendere chi abbia autorizzato la RSA, ma anche chi (e quando) abbia fatto le verifiche periodiche e chi ha verificato le condizioni igieniche della struttura".

Alla luce delle dichiarazioni della governatrice, Jole Santelli, circa l'intervento dei carabinieri per procedere con il trasferimento degli ospiti al Policlinico, prima reclamato a gran voce e poi bloccato (LEGGI QUI), per il Codacons "appare intollerabile il comportamento della direzione della struttura". "Mi chiedo - scrive Di Lieto - come sia stato possibile che i degenti non riuscissero neppure a mettersi in contatto con i loro parenti, neanche per sapere se fossero ancora vivi, praticamente “prigionieri” in tutto, mentre dalla struttura erano sempre in diretta tv". 

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Da qui la formalizzazione di una istanza di accesso per verificare le responsabilità di quelle condizioni igienico-sanitarie che oggi vengono censurate proprio dalla Regione. "Rimane, comunque, un mistero - conclude Di Lieto - come sia possibile che il Governatore possa attribuire la responsabilità della diffusione del contagio ad un ricoverato".

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