Comune di Catanzaro. La delega alle partecipate ad Ivan Cardamone

di GABRIELE RUBINO

Ivan Cardamone ha assunto la delega alle Società Partecipate. L'assessore alla Cultura e al Patrimonio aggiunge quella che riguarda principalmente le società in house, Amc e Catanzaro Servizi, e le altre partecipazioni minoritarie del Comune di Catanzaro. La firma è arrivata venerdì scorso. Il timing dell'attribuzione della delega da parte del sindaco Sergio Abramo non è affatto casuale. 

Nei giorni scorsi sono state ufficializzate le new entry all'Amc di Marco Azzarito Cannella nelle vesti di amministratore unico (Marco Correggia era già stato confermato dg) e alla Catanzaro Servizi di Massimo Feroleto. Entrambe le nomine sono in quota Forza Italia. Erano nell'aria da settimane ma ci sono stati dei ritardi dovuti alle trattative sui collegi dei revisori delle società e, nel caso della Catanzaro servizi, c'è stato un supplemento di negoziazione politica a causa della complicata situazione che sta attraversando la multiservizi comunale. Dopo i rilievi contenuti nella relazione ispettiva del Mef (LEGGI QUI I DETTAGLI), si sta ragionando su quali contromisure adottare per evitare grossi guai che potrebbero addirittura arrivare a toccare i dipendenti.

A Palazzo De Nobili non filtra il canonico ottimismo su questo dossier. Nonostante tutto, Forza Italia ha voluto al posto di Ivano Marino (vicino al sindaco) un suo uomo e così è arrivato Feroleto con il compito di gestire la partecipata forse nel momento più buio. A questo punto, essendo le due società in prevalenza di marca azzurra, si è consumato anche il passaggio della delega a Cardamone.  

Quella di Cannella, invece, è un'operazione confezionata dal consigliere comunale Rosario Lostumbo che nasce con la sua candidatura alle Regionali nella lista azzurra, a cui è seguito il passaggio nel gruppo comunale forzista (assieme all'ex Catanzaro da Vivere, Antonio Angotti) e che si è inoltre agganciata al passaggio del padre di Marco (il consigliere provinciale, Nicola Azzarito Cannella) dalla Lega al partito del Cav. In prospettiva un modo per arginare l'ascesa leghista nei palazzi del potere catanzarese.  

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