Coronavirus. Anche in Calabria i presidi valutano l'opportunità di annullare le gite scolastiche

Anche in Calabria iniziano a muoversi i dirigenti scolastici per valutare l'opportunità di sospendere o memo le gite scolastiche. Genitori e docenti sempre più preoccupati dopo le notizie della diffusione del virus in Italia con ulteriori contagiati, incalzano quotidianamente le scuole di riferimento dei propri figli per avere risposte e già dalla prossima settimana sono state fissate le prime riunioni ad hoc.
 "Siamo preoccupati: chiediamo che il ministero della Salute ci dia le necessarie indicazioni per operare correttamente nell'ambito di una strategia generale, nazionale", aveva detto ieri Paola Serafin, che guida i dirigenti scolastici della Cisl, sulla stessa scia dei dirigenti scolastici aderenti all'Anp, l'Associazione nazionale presidi guidata da Antonello Giannelli, che avevano invitato a "non farsi prendere dal panico". 
Già nei giorni scorsi, in alcuni istituti c'erano stati casi di genitori che hanno fatto assentare i figli per paura del contagio, nel caso soprattutto di presenza in classe di compagni cinesi. In alcune scuole la paura del Coronavirus ha già indotto i dirigenti scolastici a sospendere le gite che avrebbero dovuto svolgersi in primavera. La preside del Liceo scientifico "Enrico Fermi" nell'agrigentino, Giusy Diliberto, ha bloccato l'organizzazione di un viaggio d'istruzione che gli studenti di quinto anno avrebbero dovuto effettuare in Polonia. Sospesa anche un'altra gita a Roma.
E adesso analoga decisione potrebbe essere assunta dai presidi di diversi istituti scolastici calabresi, in particolar modo alla luce del ricovero in malattie infettive dell'ospedale “Pugliese” di Catanzaro di una giovane donna arrivata a Lamezia Terme in aereo da Venezia con la febbre (LEGGI QUI)

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