Coronavirus. Speranza: "L'unica strada è l'isolamento. Non è il momento dei localismi"

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Il ministro Roberto Speranza
  26 febbraio 2020 22:43

Il nuovo coronavirus "ci preoccupa perché ad un tasso basso di letalità corrisponde un tasso alto di contagio che potrebbe colpire la popolazione più debole e anziani e sovraccaricare i presidi sanitari, quindi bisogna limitare la diffusione del contagi e l'isolamento dei contagiati è l'unica strada che garantisce la riduzione della diffusione virus". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell'informativa urgente alla Camera. Nella "stragrande maggioranza dei casi il coronavirus comporta sintomi molto lievi".

Gli studi finora fatti, il più autorevole su 44.000 casi in Cina, ha spiegati Speranza, "hanno dimostrato che il nuovo coronavirus, nella stragrande maggioranza dei casi, comporta sintomi molto lievi. Il paragone anche con altre epidemie è eloquente. La Sars ha un tasso di letalità del 9,6%. Il virus Ebola, la cui epidemia in corso in Congo è tutt'ora un'emergenza internazionale di salute pubblica dell'Oms, ha un tasso di letalità - ha concluso - stimato intorno al 50%.

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"Non è il momento dei localismi, di inutili egoismi o protagonismi particolari. Una leale e proficua collaborazione istituzionale è indispensabile per battere il Coronavirus nei prossimi mesi. Per me unità significa abbassare le bandierine di parte e privilegiare sempre ed innanzitutto gli interessi generali".

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"È con questo spirito - ha proseguito il ministro - che in questi giorni abbiamo lavorato gomito a gomito con i presidenti e gli assessori alla sanità delle nostre regioni che voglio, ancora una volta, ringraziare pubblicamente. Lo stesso possiamo e dobbiamo fare anche in Parlamento, in un rapporto di chiara e limpida sinergia istituzionale tra chi ha la responsabilità del governo nazionale e chi, opposizione in Parlamento, guida una parte significativa delle regioni italiane". L'articolo 117 della nostra Costituzione, ha rilevato Speranza, "definisce competenze concorrenti tra stato e regioni nel governo del servizio sanitario che a maggior ragione in una situazione di emergenza nazionale richiedono una solida ed efficiente collaborazione con un asse di comando chiaro e determinato".

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