Corruzione e falso: il magistrato Eugenio Facciolla rinviato a giudizio a Salerno

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images Corruzione e falso: il magistrato Eugenio Facciolla rinviato a giudizio a Salerno
Eugenio Facciolla
  19 ottobre 2020 19:29

Rinviati a giudizio l’ex procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, il maresciallo Carmine Greco, l’ex agente della stradale Vito Tignanelli, la moglie Marisa Aquino, il carabiniere Alessandro Vincenzo Nota.

A chiedere ad ottenere il processo è stata la Procura di Salerno per la vicenda di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio per l'uso di una scheda telefonica e falso su presunti illeciti nell'affidamento alla "Stm", società che si occupa di intercettazioni, del noleggio di apparecchiature tecniche. Il processo inizierà il 19 gennaio del 2021.

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Per gli inquirenti Facciolla avrebbe assegnato alcuni incarichi per attività intercettive alla “Stm srl”, un’azienda del settore già sotto inchiesta a Napoli per l’affaire Exodus, il software spia commercializzato proprio dalla ditta Tignanelli-Aquino.

Programma che, oltre a violare in modo abusivo i telefoni di centinaia di persone, avrebbe messo a rischio anche i segreti di numerose Procure italiane che lo usavano.

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Secondo l'accusa, per degli incarichi ricevuti dalla Procura di Castrovillari, la Stm avrebbe ricambiato il favore con un sistema di videosorveglianza impiantato sotto casa del magistrato Facciolla e avrebbe poi messo a sua disposizione una sim card. Il magistrato ora a Potenza si è sempre dichiarato innocente (LEGGI QUI)"Vero è che la Procura di Salerno contesta allo scrivente il reato di corruzione per aver affidato 12 incarichi (documentalmente provato che invece sono 3 incarichi appena per poche migliaia di euro) di noleggio attrezzature per inter-cettazioni alla STM in cambio di una scheda telefonica (documentalmente provato, una scheda nella disponibilità di Tignanelli,  poi ceduta allo scrivente, registrata e sempre pagata dal sottoscritto e unica utenza nella sua disponibilità) e non dell’uso di un telefonino, e di una telecamera, una, e non impianti di video sorveglianza, asseritamente installata dalla STM nei pressi della sua abitazione in contemporanea esistenza dell’impianto (questo sì) di vedo sorveglianza collegato con la Questura, fatto installare sin dal 2004 dalla Prefettura di Cosenza”, aveva detto e scritto recentemente Facciolla.

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L’avvio delle indagini risale al 2018, quando la Procura di Catanzaro avvia un’inchiesta sui presunti rapporti tra la ‘ndrangheta e il maresciallo Greco.

 

 

 

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