Di Maio: "Formazione per i candidati alle Regionali e alleanze con chi ha principi come i nostri"

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  28 luglio 2019 20:10

COSENZA- "Le liste civiche con cui il Movimento 5 Stelle si alleerà in occasione delle prossime elezioni dovranno rispettare gli stessi criteri per le candidature di quelli introdotti dai Cinquestelle". A dirlo, riferiscono alcuni presenti. Il leader del Movimento nell'assemblea di oggi a Cosenza. "Sperimenteremo - ha detto Di Maio - la presenza di rapporti con associazioni del territorio che hanno già portato avanti delle iniziative e che hanno principi sovrapponibili a quelli del movimento. Quindi non più liste dello stesso movimento perché altrimenti il voto si dividerebbe in tanti rivoli". Di Maio ha anche evidenziato che uno vale uno "ma uno non vale l'altro" per spiegare che c'è chi si impegna più di altri e che queste persone "sono l'anima del movimento". Di Maio ha anche invitato gli attivisti ad evitare di chiudersi nel passato perché altrimenti il rischio è di "non andare avanti: il concetto stesso di movimento significa tentativo di evoluzione". Il leader dei 5 Stelle ha poi sottolineato il coraggio dei candidati all'uninominale alle ultime politiche che "hanno dovuto aprire all'esterno" ed il metodo ha premiato "perché sono stati votati e perché la delegazione parlamentare sembra più coesa, mentre quella del 2013 che era stata scelta con le parlamentarie si era disgregata rapidamente; infatti sono entrati in 160 e sono usciti in 110, mentre gli altri si sono persi in cambi di casacca".

Di Maio nel corso dell'incontro riservato ha anche parlato dei facilitatori (leggi qui)

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FORMAZIONE PER I CANDIDATI- In vista delle elezioni regionali che si svolgeranno nel prossimo autunno in Calabria, il Movimento 5 Stelle sta studiando "un metodo per avere in tempo utile un elenco di persone da formare, per testarne la qualità e la capacità prima di ammetterli alla candidatura". A dirlo, secondo quanto è stato riferito, è stato il leader del Movimento Luigi Di Maio oggi a Cosenza. Di Maio ha espresso l'auspicio di una lista coesa ed ha citato il caso del comune di Rende, dove i 5 Stelle non hanno eletto il consigliere perché le liste sono state presentate tardi. "Si sono persi mille voti ma allo stesso tempo alle europee sono stati presi 6300 voti - ha aggiunto -. Se a livello territoriale le cose non vanno bene facciamoci tutti un esame di coscienza".

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IL SIMBOLO- Il simbolo del Movimento 5 Stelle dovrà essere utilizzato "a beneficio di quegli attivisti che al termine di un percorso abbiano dimostrato di aver creato una serie di iniziative". A dirlo, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, è stato Luigi Di Maio parlando all'assemblea calabresi degli attivisti a Cosenza. Di Maio nel suo intervento ha anche evidenziato come da Roma non sia possibile controllare tutto, motivo per il quale le responsabilità vanno "scaricate a valle". Quindi si è detto non affezionato a tante liste aggiungendo che è "meglio non farle se dobbiamo fare figure barbine con candidati che pensano di poter ereditare voti dal movimento grazie al simbolo" ed ha invitato ad una gestione preventiva delle candidature.

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