Riceviamo e pubblichiamo la nota del candidato a sindaco di Reggio Calabria di MITI Unione del Sud, Fabio Putortì
"In questo periodo l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 concentra ormai l’attenzione di tutti i cittadini sulle quotidiane evoluzioni dell’epidemia, i numeri dei contagi ed i tragici decessi scandiscono le ore della gente che, chiusa in casa, attende ansiosamente, tra un decreto governativo e un’ordinanza delle Autorità locali, il giorno in cui si possa tornare a uscire di casa e spostarsi liberamente.
D’altra parte il ruolo di una pubblica amministrazione è quello di programmare le attività con largo anticipo cercando di perseguire il maggior benessere collettivo possibile e di ridurre i rischi di danni sociali ed economici causati da eventi fortuiti o di forza maggiore.
Ed è a tal riguardo, che ci sono apparse fuori luogo e soprattutto fuori dalla realtà le ultime dichiarazioni dell’attuale Sindaco di Reggio Calabria (oltre naturalmente le solite uscite a vuoto dei vari rappresentanti locali) in merito alla questione legata all’aeroporto dello Stretto.
Infatti, fare delle richieste al vento come il più disinformato dei cittadini, quando negli ultimi anni abbiamo fornito al Sindaco (e non solo) molteplici occasioni per attuare delle concrete iniziative tese alla tutela dell’infrastruttura, ci sembra una gran presa in giro verso coloro che stanno mettendo l’anima per realizzare un concreto sviluppo del proprio territorio.
In particolare, come rappresentanti del Comitato pro aeroporto dello Stretto, abbiamo per mesi fatto avanti indietro presso la Sede della Città Metropolitana per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa teso ad ottenere la pubblicazione del Piano industriale Sacal, in osservanza alle vigenti normative, affinché si potesse venire a conoscenza dei programmi di sviluppo che si intendono adottare (se vi sono).
Purtroppo l’attuale sindaco dopo la disponibilità iniziale, decise di tirarsi indietro a causa del veto posto dagli indirizzi di governo regionali e centrali.
Ma come l’attuale Sindaco, lo stesso fecero di riflesso gli altri rappresentanti del territorio che coinvolgemmo, per il timore di fare uno sgarbo istituzionale o per non creare alterazioni al meccanismo di relazioni che sorregge l’apparato amministrativo locale, un sistema che non conosce colore politico ma solo una implicita mutualità nell’assicurare la propria presenza negli uffici pubblici, enti, società e varie diramazioni.
Il risultato è che abbiamo dovuto agire verso la Sacal in via autonoma, ma lo stesso è avvenuto in altre occasioni in cui era dovere dei vari rappresentanti politici, economici e sociali, porre in essere delle determinanti azioni per la tutela dell’infrastruttura. Ne riportiamo alcune a titolo esemplificativo:
Ma la questione aeroporto e infrastrutture non è l’unico settore dove abbiamo riscontrato questo atteggiamento spavaldo sui giornali e timoroso negli atti istituzionali.
Nel 2016 come rappresentanti del MITI Unione del Sud, infatti, dopo aver depositato presso il Comune di Reggio Calabria, un piano di gestione integrata dei rifiuti in grado di abbattere l’emergenza ambientale e la pressione tributaria, vi è stata la discussione in commissione consiliare ma i consiglieri componenti, gli assessori e dirigenti, invece di utilizzare il supporto e le soluzioni offerte gratuitamente, hanno lasciato cadere nel silenzio il procedimento. Inoltre, nonostante nel giugno 2019 sia stata richiesta la riattivazione dell’iter, dopo una prima conferma, ancora il sopraindicato piano di gestione integrata attende una delibera.
Ritornando ai tempi odierni, invece l’attuale Sindaco di urlare alla luna ed inveire sui giornali contro le disattenzioni dei vertici ministeriali verso il nostro territorio, potrebbe iniziare a svolgere delle azioni concrete ed andare sui media dopo aver utilizzato i preposti canali istituzionali ed ottenuto delle risposte. Ad esempio potrebbe:
Queste sono alcune delle attività utili per lo sviluppo del territorio che negli anni si sarebbero potute realizzare, anche senza accettare la nostra collaborazione, invece oggi continuare a puntare il dito sugli altri.
In ogni caso, proprio perché preferiamo sempre credere che l’attuale Sindaco sia in buona fede e forse sia solo poco considerato da coloro che siedono nei palazzi romani, nonostante alcuni siano colleghi di partito, può sempre dimostrare di tenere più al benessere dei concittadini che alle dinamiche politiche, stracciando la propria tessera di partito e prendendo le distanze da quel sistema politico-amministrativo incancrenito che sta affossando il nostro territorio in quanto mira alla compravendita di voti invece che alla qualità personali degli amministratori.
Naturalmente lo stesso principio vale per l’attuale presidente di regione e per tutti i nostri parlamentari visto che, oltre il crollo economico, la sanità, i trasporti ed i vari servizi pubblici del nostro territorio subiscono puntualmente commissariamenti e inchieste giudiziarie.
In caso contrario, consigliamo al sindaco ed agli altri esponenti politici di evitarci, almeno in questo periodo particolarmente drammatico per i cittadini, i soliti slogan propagandistici e cercare di traghettare la comunità fuori dall’emergenza con la dovuta austerità.
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