Il testo dell'accordo sul premio Covid. Ecco quanto spetta agli 'eroi' della sanità calabrese

Dieci milioni distribuiti in tre fasce di rischio. Ha però firmato l'accordo soltanto la triplice

di GABRIELE RUBINO

Dopo settimane di trattative il testo di base sull'indennità Covid da riconoscere agli "eroi" calabresi che hanno combattuto il virus è stato stilato. L'accordo predisposto dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, è stato sottoscritto dalla Uil Fpl, Fp Cgil, Cisl Fp e dalla Fp Cgil medici. Non c'è stata quindi comunità d'intenti fra le organizzazioni sindacali (LEGGI QUI LA TRATTATIVA), con le sigle autonome del comparto e tutte le altre della dirigenza medica e sanitaria che hanno invece deciso di non firmare (e non si escludono azioni più eclatanti).

Ad ogni modo, resta una prima traccia (altre regioni italiane hanno già siglato i protocolli) di come verranno impiegate le risorse attualmente disponibili per la premialità che poi dovranno essere distribuite dalle varie Asp ed aziende ospedaliere prima di arrivare in busta paga dei lavoratori. Il montante disponibile è di circa 10 milioni di euro, poco meno di 8 di risorse statali ed altre 2 aggiuntivi, che dovranno essere stanziati con una delibera della Giunta "entro il 30 luglio", non più metà mese come era sembrato in un primo tempo. Sono previste tre fasce, a seconda del tasso di rischio.

Al personale a rischio alto (circa 2900 dipendenti, indipendente dal profilo professionale rivestito e dalle aree contrattuali di riferimento) saranno riconosciuti 1.830,24 euro. Ne faranno parte tutte le unità operative dedicate Covid, ospedaliere e territoriali; Terapie intensive e Rianimazioni Covid; Pronto soccorso Dea I e II livello; Dipartimento Prevenzione ed attività territoriale; Trasporti pazienti Covid 118; Laboratori e Microbiologie Covid; Radiodiagnostica Covid;  Sale Operatorie e aree sub-intensive pazienti Covid; Dialisi Covid; Camere mortuarie in H area Covid e Adi pazienti Covid.

Al personale a rischio medio (oltre mille), non direttamente impiegato in attività Covid, saranno riconosciuti 883,57 euro purché facenti parte delle seguenti unità operative: Pronto soccorso non Dea e Punti di primo intervento; Farmacie in ospedali; Centrali operative 118; Terapie Intensive e Rianimazioni ed altri reparti di presidi ospedalieri Covid. A tutto il resto del personale (circa 15 mila) saranno riconosciuti 252,45 euro, definito a rischio basso. Gli importi sono al lordo, il netto dipende dalla differente tassazione imponibile sulle diverse figure professionali.

"In merito all'istituto di cui al comma 1 art 82 del CCNL 2016-2018 le aziende potranno stanziare adeguate risorse - si legge nel testo- per riconoscere una quota premiante per l'anno 2020, quale maggiorazione del valore medio pro capite del premio attribuito per tutto il personale sanitario dipendente direttamente impegnato nelle attività di assistenza per l'emergenza epidemiologica Covid-19; Sempre nell'ambito delle risorse, che le aziende potranno stanziare, le tariffe relative alle indennità di cui all'art. 86, comma 6, del CCNL del Comparto Sanità del 21 maggio 2018, potranno essere aumentate in misura non superiore al doppio di quelle attuali. Le premialità sono destinate sia ai lavoratori subordinati (tempo determinato ed indeterminato), lavoro flessibile e con rapporto di lavoro convenzionato". 

L'accordo fa riferimento alle ulteriori risorse Covid, ancora però non 'in cassa'. I 6 milioni del decreto Rilancio, a cui la Regione dovrebbe aggiungerne altri 2. Infine, le singole aziende, "d'intesa con i livelli locali dei sindacati firmatari del presente accordo, possono prevedere ulteriori forme di incentivi e/o partecipazione straordinarie del personale coinvolto nei percorsi Covid-19, finanziandole con risorse derivanti da proprie economie o attraverso l'utilizzo di fondi provenienti da crowdfunding". 

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