Inchiesta sul porto di Catanzaro, i legali: "Sequestro illegittimo"

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L'avvocato Enzo De Caro
  19 luglio 2019 18:03

Continua senza alcun pregiudizio per gli utenti l’attività del porto di Catanzaro Lido interessato nei giorni scorsi da un provvedimento di sequestro preventivo dei soli pontili al fine di verificare la loro stabilità e sicurezza messa in discussione da una denuncia di irregolarità nel collaudo.
L’avvocato Enzo De Caro, difensore di Raoul Mellea, unitamente all’avvocato Vitaliano Leone, amministratore della società che gestisce la struttura, ha dichiarato che l’irregolarità nelle procedure di collaudo è solo frutto di una mera ipotesi tanto che lo stesso Pubblico Ministero ha affermato nella richiesta di sequestro che il provvedimento “è anche funzionale al successivo conferimento, in contraddittorio, di incarico di consulenza tecnica” volta a verificare “se i pontili siano stati realizzati a regola d’arte e siano conformi dal un punto di vista tecnico-strutturale ai dati progettuali ed alle caratteristiche fornite dalla casa costruttrice”.
Pare che il Comune di Catanzaro si stia attivano per effettuare un nuovo collaudo tecnico-amministrativo che potrebbe però avere tempi lunghi per cui la società Navylus, di cui il Mellea è amministratore unico, ha invitato lo stesso Comune a procedere con urgenza ad una perizia tecnica, nei termini indicati dal P.M., dichiarandosi disponibile in tale caso anche a pagare le spese di perizia.
Una vicenda che si concluderà, hanno affermato gli avv. Enzo De Caro e Vitaliano Leone, in tempi brevissimi non appena verrà accertata la natura calunniosa delle denunce acquisite dalla Procura della Repubblica provenienti da un soggetto che agisce per rancori ed interessi personali.
Oggi è stato comunque presentato dai difensori un ricorso al Tribunale della Libertà con il quale si contesta la legittimità del sequestro.
Va ancora aggiunto che proprio oggi la Guardia Costiera è intervenuta nelle zone adiacenti all’area portuale per verificare la legittimità delle occupazione e delle attività poste in essere da altri soggetti che, fino ad oggi, pare che abbiano operato al limite della legalità. L’attenzione della Procura delle Repubblica sul porto servirà quantomeno a ripristinare l’intera area allo stato a di poco in stato di abbandono.

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