Peppino Bisantis racconta gli "avvenimenti belli nella vita di un cristiano"

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Peppino Bisantis
  09 luglio 2020 17:03

di PEPPINO BISANTIS*            

"Quando il cuore pulsa per amare Dio, tutto riesce bene. Se, all'amore di Dio si unisce l'amore per l'uomo accadono   grandi avvenimenti.  Nel 2012 Organizzo un Pellegrinaggio a Lourdes. Una mattina uscendo di casa. mi si avvicina una ragazza, mi fermo ed ascolto con attenzione quello che mi dice.. Peppino ho trovato la locandina del Pellegrinaggio a Lourdes, vorrei tanto aggregarmi con mia madre che tu ben conosci, ma non è possibile. Da quando le è stato riscontrato un tumore, la casa è diventata un inferno... Dille che Peppino ti aspetta!Il giorno della partenza, si  presentano madre e figlia. Mi avvicino per salutarle e gia’ noto che la signora lungo il viaggio potrebbe dare segni di irrequietezza. Questo non avviene. Lungo tutta l'andata e la permanenza a Lourdes, evito di avvicinarla pero' studio il suo comportamento. Partecipa con fede ai riti religiosi ed è commovente vederla inerpicarsi sul bellissimo ma poco agevole sentiero della Via Crucis, quasi raggomitolata  su se stessa prega e ascolta, Stazione per Stazione, le mie personali riflessioni. Al termine, mi si avvicina un signore che in lingua spagnola, mi dice: ho partecipato alla piu' " Bella via Crucis della mia vita ".

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Durante il rientro, sostando all’ Abbazia di San Benedetto a Montecassino,  avvicino la signora, a cui  chiedo come si sente. Benissimo Peppino esternamente  torno a casa nelle stesse condizioni fisiche con cui sono venuta a Lourdes, ma dentro di me, alberga una serenita' che non ti dico. La figlia con uno smagliante sorriso, sancisce quanto detto dalla madre. ancora oggi. la signora a cui la scienza medica aveva dato pochi mesi di vita è "Viva e vegeta"!  Gestivo un negozio di generi Alimentari, dall'Associazione "Luci sull'Est" ritiro 100 cofanetti contenenti il libretto e la coroncina del Santo Rosario benedetti da Giovvanni Paolo II. Alcuni di essi li espongo sul banco di servizio due risme. Una sera entra nel negozio una signora abituale cliente, fa i suoi acquisti, si avvicina al banco di servizio per effettuare il pagamento, i suoi occhi volgono su quelle risme di cofanetti e chiede di cosa si trattasse. Le spiego il contenuto e la finalita'. Peppino,  non prego da quando ero bambina.

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Paga e se ne va...Passano alcune settimane e la signora sempre elegantemente vestita,, profumata e gentile torna, ed effettua i suoi soliti acquisti. si avvicina al banco dove depone la merce da pagare, e nuovamente quei cofanetti attirano la sua attenzione. Noto che questi cofanetti non li prende nessuno, sono  li' come li ho lasciati . Signora, ne ho ritirati 100 di questi cofanetti, man mano che li vendo, li sostituisco. Insisto perche'  ne preda uno quale  atto di generosita' verso le finalita' umanitarie che si prefigge l'Associazione "Luci sull'Est. Mi porge 5 euro, preleva un cofanetto e, quasi stizzosamente lo depone nella borsetta. Un giorno vengo a sapere che la signora era deceduta a causa di un tumore. Mi reco dalla figlia, che ben conosco, fatte le dovute condoglianze le chiedo: signorina, per caso sua madre durante la malattia ha fatto uso di qualche  coroncina del Santo Rosario? Si Peppino, mamma saputo del male incurabile che l'aveva colpita e a conoscenza dei pochi mesi che le rimanevano da vivere, si è aggrappata con fede a questo libretto e alla  coroncina del Santo Rosario che non li avevo mai prima visti in casa, loro e lei erano un tutt'uno, leggeva e recitava ininterrottamente tutti i giorni, grazie ad esse. Ha vissuto gli utimi  giorni in serenita' e preghiera.

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Ha voluto il Sacerdote, ha preso l'Olio Santo e si è comunicata. Signorina, il Rosario e il libretto tua madre li aveva acquistati nel mio negozio!...Traggo dalla libreria di casa un libro su Padre Pio, e mi dirigo al Pugliese per passare una  visita specialistica. Entrato nella stanza, era in corso un disperato discorso che un Tecnico faceva al suo collega seguo il disperato racconto del tecnico il quale depresso al massimo era  intenzione a porre fine ai suoi giorni  anche perche' questa sua depressione aveva creato una situazione invivibile e disperata anche in famiglia e lui non voleva vedere soffrire moglie e figli. Nel congedarmi, chiedo al Signore se potevo lasciargli il Libro che avevo con me. Lo prende ed esclama: Padre Pio mio, lascio il mio recapito e nel congedarmi lo invito alla lettura. 

Trascorse alcune settimane. Una mattina vedo entrare nel mio negozio questo signore tutto sorridente mi abbraccia piangendo di gioia, mi dice: dopo  la lettura di questo libro la mia vita è totalmente cambiata, in me è tornata la gioia di vivere. Un giorno lo incontro che passeggia col figlio. Mi fa segno di fermarmi, si avvicinano a me e dice al figlio: questo è il signore che mi ha salvato la vita. Mi trovavo ricoverato all'Ospedale Pugliese in attesa dell'impianto del Pace Maker nella mia stanza vi era ricoverato un anziano  medico. Avevo portato con me un piccolo registratore tascabile, mi dilettavo a mettere dei bellissimi canti religiosi, nel chiedergli se la musica gli recasse disturbo, chiedo anche se era credente. Non credo mi fa. Ogni tanto apro comunque alcuni discorsi di fede che lui non nega l'ascoltarli. Giunto il giorno dell'uscita, gli porgo i miei auguri che al piu' presto possa farlo anche lui raccomandandolo al Buon Dio.

Dopo alcune settimane incontro la moglie e la figlia a cui chiedo come sta il congiunto. mi comunicano il suo decesso e dell'inaspettata confessione e Comunione. Intervengo telefonicamente ad una trasmissione di una TV locale, sentito il mio intervento, la conduttrice, vuole conoscermi per approfondire il tema anche religioso che avevo dato a questo mio intervento. Alcuni giorni dopo ci incontriamo e le parlo di Dio e del Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo da me organizzato. Alcune contrarieta' della vita tra cui il fallimento matrimoniale l'avevano fatta allontanare dalla fede , non praticava piu' la Chiesa. una mattina  squilla il cellulare sul quale vedo apparire il suo nome. Peppino, ho deciso di andare a Paravati a visitare i luoghi dove visse Natuzza desidererei tanto che  tu mi faccia compagnia. Mi rendo subito disponibile, lungo il viaggio parliamo solo di cose religiose.

Arrivati a Paravati dove neanche io c'ero mai stato ma, negli anni passati ho dato tanto per la realizzazione di quell'Opera e partecipato come punto di riferimento ad una trasmissione su Natuzza che ho anche conosciuto al Sant'Anna Hospital ci soffermiamo un paio d'ore a visitare e recitare  le nostre preghiere. Durante il ritorno, mi manifesta il suo desiderio di partecipare al Pellegrinaggio da  Padre Pio.  Trascorriamo i due giorni ognuno per i fatti suoi. non era mai aggregata al gruppo. Di ritorno a casa, si avvicina a me tutta felice... Peppino, grazie a te sono tornata intensamente alla ricerca di Dio. Sei stato un esempio di fede autentica. è vero non è Dio la causa dei nostri mali terreni, siamo noi che ce li creiamo allontanandoci da Lui , a non avere fede nel suo  amore infinito verso di noi. ci sentiamo spesso e ci vediamo poco perche' sempre impegnatissima nel suo lavoro che ritiene vada a gonfie vele dopo la ritrovata fede. Sant'Agostino dice che Chi salva un'anima,  ha salva la sua.!!!".

 

*Presidente dell'associazione C.A.S.I.S             

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