Piacere, Andy Warhol... di Apollonia Nanni

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Piacere, Andy Warhol... di Apollonia Nanni

  19 maggio 2020 18:53

Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti. E’ questa la profezia del visionario artista ANDY WARHOL, pittore ed esponente della pop art americana. Attualissima per la nostra epoca odierna.

La funzione dell’are è quella di essere partecipativa e democratica ed espletare una “saldatura” tra gli artisti e i luoghi e i consumatori. Oggi assistiamo ad una rivisitazione dell’epoca moderna, attraverso nuovi linguaggi tecnologici e culturali di cui la società contemporanea si nutre, la nostra è un’epoca nuova diversa dalle precedenti; voglio sottolineare come i tempi di passaggio da un’epoca all’altra si sono accorciati e ciò dipende soprattutto dalla nuova tecnologia che velocizza i “tempi”; prima c’era il tempo necessario per metabolizzare i nuovi processi creativi, nel campo dell’arte diversi artisti non transitavano per brevi periodi ma occupavano la scena dell’arte per decenni stabilendo una corrente artistica, un movimento. Stabile.

Banner

Banner

Di stabile non esiste più nulla siamo l’era della precarietà, e cosa è più precario di un’opera d’arte contemporanea che spesso non è più permanente? Forse la cosa più interessante dell’Arte Contemporanea è la non permanenza dell’opera, fatto rilevante che caratterizza proprio quest’era! Anche se nel tempo è l’opera d’arte concreta che rimane permanente e si tramanda ai posteri e viene custodita e difesa nel tempo e dal tempo. Assisteremo a un mutamento globale non limitato a prescelte aree geografiche ma in tutto il pianeta? Il vero sconvolgimento sarà un’epoca nuova simile in tutto il mondo?

Banner

In tempi di globalizzazione si può rifiutare il mix di culture oppure abbracciarlo col rischio della omogeneizzazione. Ma un dato significante che emerge su tutto è che nelle gallerie d’arte, nei musei, negli studi e nelle abitazioni degli artisti si vive la “SOLITUDINE DEL CONTEMPORANEO”. Quello di cui abbiamo bisogno è un dialogo globale che mantenga le differenze locali e nazionali. In fondo l’arte è comunicazione è un raccontare ed io racconto attraverso le mie opere la mia era con i linguaggi contemporanei di cui la società odierna si nutre. E per dirla con ANDY WARHOL:  Non è forse la vita una serie d’immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi?      

                                      Apollonia da Allert'Art

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner