Rinascita Scott. La Procura di Catanzaro gioca le prime carte: giudizio immediato per 7 indagati (I NOMI)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Rinascita Scott. La Procura di Catanzaro gioca le prime carte: giudizio immediato per 7 indagati (I NOMI)
Il Tribunale di Catanzaro
  02 aprile 2020 11:33

di EDOARDO CORASANITI

La Procura della Repubblica di Catanzaro gioca le prime mosse dopo le indagini nell'ambito dell'operazione anti 'ndrangheta "Rinascita Scott", che a dicembre scorso ha portato all'arresto di 334 persone: la Dda guidata da Nicola Gratteri ha chiesto il giudizio immediato per 7 indagati. 

A finire a processo sono Giacomo Cichello, classe 1987, Luca Ciconte, 1992, Francesco Parrotta, 1983, Graziella Silipigni, 1971, Caterina Soriano, 1990 (inizialmente detenuta e poi posta agli arresti domiciliari su decisione del Gip), Giuseppe Soriano, 1991, Leone Soriano, 1966. 

Compongono il collegio difensivo gli avvocati Daniela Garisto, Pietro Chiodo, Giuseppe Di Renzo, Giovanni Vecchio, Diego Brancia, Giovanni Aricò, Salvatore Staiano.

Tutti e sette gli indagati (ormai imputati) sono di Vibo Valentia e provincia e l'accusa a loro mossa è di associazione di stampo mafioso per aver preso parte alla 'Ndrangheta. Non vengono contestati reati fine. Un'imputazione che ora sarà sottoposta alla valutazione dei giudici di meriti, unici competenti a decidere sulla veridicità giuridica degli elementi raccolti. 

Il giudice dell'indagine preliminare Barbara Saccà, firmataria dell'ordinanza di custodia cautelare già tre mesi e mezzo fa, per ora dispone il giudizio immediato individuando i ruoli della presunta cosca di Filandri (Vibo Valentia): 
Leone Soriano  sarebbe stato il promotore e e direttore dell'associazione, con il compito di gestire gli agguati e gli atti intimidatori e impartendo direttive ed ordini agli affiliati. 
Promotore sarebbe anche Giuseppe Soriano, deputato a prendere parte alla pianificazione delle attività criminali della cosca.
E se Caterina Soriano viene fotografata come contabile della cosca, a Francesco Parrotta sarebbero stati assegnati i compiti esecutivi, tra custodia di armi e consegna di informazioni e messaggi. 

A supporto delle tesi argomentative già espresse nella fase dell'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare, il Gip evidenzia anche l'acquisizione delle fonti di prova, in cui compaiono filmati, fotogrammi, relazioni, tabulati telefonici, verbali di interrogatorio e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia: Angiolino, Giuseppe Scriva, Michele Iannelli, Bruno Fuduli, Gaetano Albanese, Andrea Mantella, Emanuele Mancuso, Raffaele Moscato, Bartolomeo Arena. 

Il giudizio immediato, che prevede l’assenza dell’udienza preliminare in caso di evidenza della prova e comunque entro 180 dall’emissione della misura cautelare, si dovrebbe tenere il prossimo 13 maggio 2020 nel Tribunale di Vibo Valentia e riguarda 7 indagati (ormai imputati).  In quella sede chi è finito tra le carte delle Procura guidata da Nicola Gratteri  potrà provare che le accuse sono infondate o che la loro responsabilità penale non esiste.

Banner



Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner