...Secessione mascherata: in che mani?!

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Mena Matragrano Greco
  03 dicembre 2019 18:05

Costituzionalisti Emeriti come Massimo Villone, apertamente si chiedono se l’Autonomia Differenziata richiesta da Zaia Fontana e Bonaccini, sia una “Secessione Mascherata”. Su questo spinoso argomento imbastiscono a ripetizione pubbliche conferenze unitamente ad intellettuali di varia estrazione territoriale: meridionali, così come del Nord Italia.
Il Ministro Boccia sta percorrendo un ”pericoloso tracciato”: si sta arrogando il diritto di portare avanti e di gran carriera il progetto “Bozze Stefani”, con una accelerazione inusitata che vuole aggirare il Parlamento, senza sapere esattamente quello che fa e cosa infliggerà alle Popolazioni Meridionali. 
Se Costituzionalisti e intellettuali si esprimono nei termini dianzi esposti, egli forse ritiene di avere poteri di preveggenza...
La Modifica del Titolo V, voluta dalla SX di D’Alema, contempla che le Regioni, volendo, possano richiedere l’Autonomia su determinate materie. Ma guarda caso Lombardia e Veneto si lanciano pericolosamente nel richiedere 23 materie ciascuna, l’Emilia 16, pretendendo e pare, a breve ottenendo, di trattenere per se’ il 90% delle tasse e la proprietà esclusiva di Porti Aeroporti e Dighe.
Qui siamo alla follia assoluta: si accetta “tout-court” che non si deleghino le Regioni per la gestione di Porti, Aeroporti e Dighe, bensì gli si cedano in proprietà esclusiva. 
Già la richiesta del trasferimento di ben 23 materie costruisce un “fuori-misura amministrativo” sospetto. Si sarebbe capito se nella legge “MODIFICA DEL TITOLO V” fosse stato fissato  “non oltre 5/6materie a Regione”, ma la pretesa libera da vincoli di 23 materie porta con se’ molti dubbi su quello che sia lo scopo finale di cotanta richiesta. Poi addirittura l’ottenimento in proprietà di infrastrutture edificate coi soldi dello Stato e anche di tutti noi, è scempio assoluto nonché un furto palese di quello che appartiene a tutto il Popolo Italiano. Infrastrutture di cui ci siamo privati lasciando che creassero lì e solo lì, lo sviluppo di quei territori e lasciando i nostri infrastrutturalmente desertici. Quindi, nel corso degli anni, tutti noi meridionali abbiamo pagato tasse esosissime, acconsentendo acche’ le infrastrutture fossero allocate in territori tanto lontani da noi, stante che si proponevano come LOCOMOTIVA ECONOMICA D’ITALIA. Ora però “quei gioielli” pagati coi soldi di tutti, ci vengono scippati da quelle Regioni senza colpo ferire, e... veniamo lasciati in...mutande... ?! 
Se, come si ventila, tutto ciò dovesse celare una SECESSIONE MASCHERATA, lo Stato Italiano potrebbe vedersi in futuro negati gli utilizzi di Porti Aeroporti e Dighe che non sono più di sua proprietà: questa non è fantapolitica, ma calcoli probabilistici aderenti alla realtà.
Impressionano i sorrisi stereotipati del Ministro che sta portando avanti questo deleterio, pericoloso pasticcio: sorrisi con cui vuole forse rassicurarci sul suo agire, anche se alla sua soddisfazione interiore non si sa se credere appieno. 
A questo punto c’è diffusamente da chiedersi: questo nostro povero Sud ...in che mani ?!

Mena Matragrano Greco

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