Sparò all'amico, dal carcere ai domiciliari

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Foto di archivio di un'automobile dei carabinieri
  15 luglio 2019 11:50

RENDE -Lascia il carcere e va ai domiciliari Emilio Pastorella  l'uomo accusato della detenzione illegale del fucile con cui avrebbe sparato, il 26 giugno scorso,   un colpo  ad Alfredo Albanito.  Ancora non sono ancora chiari i motivi che hanno innescato la violenta lite tra i due, da sempre amici. L’epilogo, dopo un accesso diverbio  seguito da qualche colpo di lama inflitto da Albanito a Pastorella che dopo  essere rientrato in casa avrebbe fatto  fuoco con un fucile illegalmente detenuto ferendo il rivale in modo grave allo stomaco e al fegato. Proprio con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco Pastorella  era finito in carcere.   Davanti al gip Pastorella  si è assunto  la paternità dell’arma spiegando di averla  trovata 3 giorni prima della lite vicino casa sua in contrada Santa Chiara a Rende. Al giudice ha anche detto di essere stato indeciso se denunciare il ritrovamento dell’arma ai carabinieri, cosa che però poi non ha fatto. Nel riformare la misura cautelare il Gip ha accolto le tesi difensive avanzate dal difensore di Pastorella, l’avvocato Ugo Ledonne.   Nelle prossime ore  i medici dell’ospedale civile di Cosenza scioglieranno la prognosi di Alfredo Albanito, difeso dall’avvocato Paolo Pisani.  

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