Sul tavolo della Regione un progetto eolico da 11 milioni di euro tra Borgia e Squillace

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Un Parco eolico
  23 agosto 2020 18:05

di PAOLO CRISTOFARO

Sono già sui tavoli della Regione Calabria i documenti della proposta progettuale per un impianto eolico - costituito da quattro aerogeneratori - tra Borgia e Squillace, nel Catanzarese, esattamente in località Fiasco Baldaia. L'idea, proposta dalla "ESE Borgia S.r.l.", con sede a Venezia-Mestre, è in attesa del completamento delle procedure autorizzative, per le quali - così sembra dalle carte - mancano ancora integrazioni e alcuni nulla osta. Le tavole progettuali (la progettazione è dell'ingegnere Francesco Rombolà) prevedono l'installazione di due turbine nel territorio di Borgia e di due turbine in quello di Squillace, oltre ad una stazione di trasformazione nel comune di Squillace. La potenza totale prevista per l'impianto dovrebbe essere di 22,4 MW, con 5,6 MW per turbina

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(Ricostruzione in prospettiva satellitare della collocazione delle quattro turbine)

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AUTORIZZAZIONI, NULLA OSTA E COINVOLGIMENTO DEI COMUNI - Circa le autorizzazioni, i pareri raccolti e le integrazioni richieste all'azienda, risulta una nota, protocollata in Regione, del 15 giugno 2020. Da quanto riportato risultano essere stati prodotti alcuni pareri positivi, alcune richieste integrative - anche dalle amministrazioni locali - e sono state sottolineate anche alcune carenze documentali. L'interpellata Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale - pur specificando di non poter rilasciare pareri in merito - ha sottolineato la necessità che i comuni verifichino la compatibilità idrogeologica e sismica, spiegando però che, da un primo esame, la documentazione tecnica fornita "risulta carente e che le relazioni specialistiche fornite dalla ditta non risultano conformi alla normativa vigente. L'Ente ha ritenuto pertanto di produrre suggerimenti per l'azienda proponente. 

Il Comando dei Vigili del Fuoco di Catanzaro aveva segnalato che "il progetto risulta carente di elaborati tecnici da cui evincere l'osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio e all'esplosione". Ulteriori allegati tecnici, però, avrebbero portato all'acquisizione del parere favorevole l'8 giugno 2020. Il Dipartimento Urbanistica della Regione, a sua volta, ha chiesto i certificati per i vincoli comunali e la ditta ha inoltrato la richiesta a Borgia e Squillace. Terna S.p.a., Marina Militare, Aeronautica Militare, Esercito e Sorical hanno fornito nulla osta o comunicazione di non interferenza con altri impianti. L'Asp ha espresso parere favorevole raccomandando, però, la comunicazione di inizio collaudo. Con nota del 24 maggio 2020, il Comune di Borgia ha inviato una richiesta di integrazioni relative ai vincoli, alla viabilità, alla distanza tra le turbine e il 5 giugno, lo stesso Comune, ha informato di un vincolo esistente su una particella di 60mq interessata da incendio. Del 27 maggio, invece, risulta un documento del Dipartimento Sviluppo e Attività Produttive di richiesta di chiarimenti circa i rapporti tra il cavidotto T2 e la vicina attività estrattiva (Cava Cerminara). Il Comune di Squillace, a sua volta, l'1 giugno 2020 ha chiesto alcune integrazioni.

L'idea progettuale sarebbe al vaglio tecnico già da diversi anni. Tra i documenti più datati, presenti sul portale dell'Ente regionale, compare una relazione per la verifica degli eventuali usi civici del Comune di Borgia già del 16 dicembre 2013, stilata da Nicola Pandullo, perito istruttore demaniale dell'Ente comunale. L'istanza per l'accertamento è stata prodotta dalla "Società Elettrostudio Energia S.p.a", con sede a Venezia-Mestre, firmata dall'amministratore delegato, l'ingegnere Marco Ceroni. Stando a questa relazione, le aree demaniali interessate - almeno quelle del Comune di Borgia - non sarebbero gravate da usi civici

(Immagine satellitare della collocazione delle turbine e della stazione di trasformazione)

TERRENI INTERESSATI E MOVIMENTO TERRA - I terreni interessati, come detto, ricadono per metà nel Comune di Borgia e per metà in quello di Squillace. Dal Piano Particellare prodotto e allegato al progetto, tra le aree interessate dagli interventi risultano coinvolti terreni di 14 proprietari privati differenti, oltre a 2 aree demaniale pubbliche (una di Borgia e l'altra di Squillace) e ad un terreno di un'azienda. Per eseguire i lavori di costruzione e installazione delle 4 turbine eoliche, dovranno essere necessariamente condotti lavori di sbancamento, di costruzione e sistemazione di arterie stradali e di modifica di alcune aree esistenti, sia a Borgia che a Squillace. 

In totale si parla di un volume di sbancamento di 63.404 metri cubi, dei quali 18mila per le piazzole, circa 2mila per quelle temporanee, 638 per le aree di stoccaggio delle pale, quasi 3000 per le fondazioni delle turbine, 26mila per la nuova viabilità legata al trasporto dei materiali, 750 per la viabilità esistente, quasi 5000 per i cavidotti, 1500 per le stazioni AT/MT e circa 6500 per la stazione di connessione TERNA, più altri 700 metri cubi per altri scavi annessi.

I COSTI - Il valore totale dei lavori ammonta a 11 milioni e 94 mila euro. Le maggiori spese riguardano le opere di fondazione degli aerogeneratori e l'installazione delle turbine. Sono previsti 452mila euro per i conglomerati cementizi e 338mila per le barre di acciaio per le armature di conglomerato cementizio. Per scavi, sbancamento e rimozione di arbusti è prevista la spesa di 165mila euro e 8milioni di euro sono previsti per cavidotti ed aerogeneratori. Le altre spese sono tutte elencate nella documentazione allegata al progetto. 

(Una mappa dei terreni interessati)

 

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