Presentato a Conflenti l'Albo d’oro dei militari caduti in guerra

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Il Generale Martinello a Conflenti: «Onorare i caduti significa vivere da cittadini consapevoli 

  22 settembre 2025 14:29

Una pagina di memoria e identità collettiva è stata scritta nella Sala Consiliare del Comune di Conflenti, con la presentazione del volume Albo d’oro dei militari di Conflenti caduti in guerra, edito da Il Sileno edizioni e curato dallo studioso Nando Castagna.
Un’iniziativa che ha unito la comunità in un momento di intensa partecipazione civile e culturale, per onorare i caduti e riflettere sul valore della memoria storica.
 
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Emilio Francesco D’Assisi – che ha sottolineato come «la memoria dei nostri caduti non appartenga soltanto al passato, ma costituisca la radice più profonda della nostra comunità» – la serata è entrata nel vivo con gli interventi dei relatori.
 
Il moderatore, prof. Federico Gallo, ha evidenziato come il volume non sia «un libro come gli altri», ma uno strumento di memoria e di educazione alla pace: «Sfogliandolo non troviamo solo dei nomi, ma i volti e i sacrifici di uomini che hanno dato la vita. La memoria ci aiuta a capire chi siamo e a trasmettere ai giovani il valore della pace. Perché la guerra, in qualunque forma, è sempre sbagliata».
 
Il curatore Nando Castagna ha raccontato il lungo lavoro di ricerca svolto: «Ogni nome che compare in queste pagine è stato ricostruito con cura, perché dietro a ciascuno c’è una vicenda umana e familiare che merita rispetto e riconoscimento».
 
Commovente la testimonianza dello studioso Mariano Mariotta, che ha ricordato il nonno prigioniero dei tedeschi, restituendo tutta la drammaticità di quelle vicende familiari. Il prof. Francesco Mastroianni ha invece ricostruito la tragica sorte di due bambini uccisi dagli alleati, sottolineando come la guerra non risparmi mai gli innocenti.
 
Il prof. Francesco De Pascale, direttore editoriale de Il Sileno · Edizioni, ha offerto un’analisi storico-geografica: «Il sacrificio dei nostri caduti dimostra come anche i piccoli centri, come Conflenti, abbiano pagato un prezzo altissimo nelle grandi vicende nazionali. Geografia e storia sono inevitabilmente legate: il territorio custodisce le tracce del passato e ne restituisce continuamente il significato».
 
A concludere i lavori, il Generale di Divisione Pasquale Martinello, che ha unito l’analisi storica a un messaggio di impegno civico: «Onorare i caduti non significa soltanto ricordare, ma anche vivere da cittadini consapevoli, pronti a difendere i valori di pace e di democrazia che essi ci hanno consegnato».
 
Un ringraziamento speciale è stato rivolto allo storico Silvestro Bressi per il prezioso lavoro svolto dietro le quinte. La serata si è arricchita anche grazie agli interventi del pubblico, in particolare dei figli dei superstiti, che hanno condiviso ricordi e riflessioni personali, rendendo la memoria ancora più viva e condivisa.
 
L’incontro si è chiuso in un clima di profonda partecipazione, confermando come il ricordo dei caduti sia fondamentale per comprendere il presente e costruire un futuro di pace.

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