La voce si è sparsa in mattinata e con il passare delle ore ha preso via via sempre più consistenza. L'assetto del nuovo Consiglio regionale dopo le elezioni dei giorni scorsi è tutt'altro che definito. La clamorosa 'novità' arriva dopo un'analisi del voto a mente fredda. Stando al combinato disposto fra legge elettorale calabrese e pronunce giurisprudenziali in materia, ci sarebbe stato un errore nella distribuzione virtuale dei seggi. Ripetiamo virtuale perché il pregevole servizio di 'Eligendo' del ministero dell'Interno non può essere la Bibbia. Le Sacre Scritture saranno diramate solo dai tribunali al momento della proclamazione. A occhio e croce circa due settimane di attesa.
Ma veniamo alla 'novità'. Quella hard si basa sull'interpretazione del concetto di 'voti validi'. Eligendo ha calcolato la sommatoria delle liste per stabilire i seggi di Palazzo Campanella. Altri, in compagnia di numerose pronunce dei giudici amministrativi. pensano che a questi occorrerebbe aggiungere quelli andati ai soli candidati alla presidenza. Cambierebbe tutto. Soglia, divisioni e via dicendo. Come sarebbe il risultato, fermo restando la fallibilità dei dati 'provvisori' di Eligendo? Alzandosi l'asticella la lista 'Noi Moderati' perderebbe due consiglieri. Fuori resterebbero Riccardo Rosa e Vito Pitaro. Il meno votato e uno con quelli con più preferenze. Al loro posto 'avrebbero diritto' al seggio, l'uscente Michele Comito di Occhiuto presidente nella circoscrizione centro e Franco Sarica della Lega in quella Sud. Gli effetti potrebbero arrivare anche nel campo avverso. Infatti, prevalesse l'interpretazione di cui sopra e fermo restando i voti comparsi sul sito istituzionale, nel Pd ne farebbe le spese il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà appannaggio del vicesindaco di Catanzaro Giusy Iemma.
Questo sarebbe lo scenario più drastico. In realtà, contando i verbali dei tribunali potrebbe esserci un effetto light. Un solo avvicendamento. Già adesso, la differenza fra il secondo seggio di Noi Moderati (quello di Cosenza) e Comito è minima. Poche decine di voti. Potrebbe semplicemente cambiare il calcolo finale di questi due e favorire un candidato della lista del presidente Occhiuto.
In ogni caso, al netto di futuri ricorsi (la Calabria è largamente abituata per il Consiglio regionale) decideranno Corte d'Appello e Tribunali circoscrizionali. Gli unici quattro vangeli.
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