Regionali. In Calabria irrompe "Coraggio Italia" a sostegno di Occhiuto

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  31 luglio 2021 08:56

«Il Comitato di Presidenza  di “Coraggio Italia” ha deciso di presentare in Calabria proprie liste in vista delle imminenti regionali».

Lo rende noto il senatore Francesco Bevilacqua, coordinatore regionale di “Cambiamo la Calabria”.    

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“Coraggio Italia”, la nuova creatura politica fondata dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, scenderà in campo nella partita per la Regione Calabria a sostegno del candidato presidente del centrodestra, Roberto Occhiuto.

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«Lo farà – aggiunge Bevilacqua -  forte del lavoro realizzato sul territorio da diversi esponenti politici che, sotto la bandiera di “Cambiamo!”, hanno costruito un movimento politico che, oggi,  prende una nuova forma ma che continuerà a rappresentare al meglio l’area del centro moderato, liberale, europeista e cattolico che guarda a destra senza esitazioni. Continueremo a fare squadra e a proporre idee e programmi per puntare alla costruzione di una nuova regione che dia speranza ai giovani e ai territori».

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Bevilacqua insiste: «”Coraggio Italia”, come si evince dalla sua Carta dei Valori, raccoglie la sfida di farsi interprete di una politica autenticamente popolare, che non rinunci alla competenza e alla concretezza del fare. In questa direzione il sostegno a Roberto Occhiuto rappresenta un percorso virtuoso e di valore che saprà soddisfare i principali bisogni di questa terra puntando a sogni realizzabili e non a chimere impossibili»

Bevilacqua parla di “Coraggio Italia” come di un progetto d’insieme «fatto di gente perbene e dentro al quale siamo pronti ad accogliere nuovi amici che, senza esitazioni, sposino in pieno le nostre idee, accompagnati dal convincimento che questa politica deve necessariamente “cambiare pelle”, e siano dotati delle caratteristiche di assoluta dirittura morale che ci siamo imposti come nostra cifra sin da quando abbiamo deciso di intraprendere questo percorso. Partendo dall’identità dei territori, la politica locale deve infatti essere responsabilizzata e aggregata in un patto unitario che abbia come riferimento la nazione».

Poi conclude: «Vogliamo essere interpreti di una  politica che operi sulla base di grandi principi, pensando al bene comune a lungo termine ed in grado di avviare processi i cui frutti saranno raccolti dalle future generazioni».

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