Sant’Anna Hospital. Consiglieri comunali: "La commissione regionale Sanità convoca l’Asp ma dimentica il sindaco"

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Sant'Anna hospital di Catanzaro

Per i consiglieri comunali Riccio, Pisano, Sergio Costanzo, Levato, Rosario Mancuso, Gallo, De Sarro, Lostumbo e Antonio "si tratta un grave sgarbo istituzionale"

  18 gennaio 2021 12:34

“La commissione regionale alla Sanità si è macchiata di un grave sgarbo istituzionale provvedendo a convocare una riunione sulla vertenza del Sant’Anna hospital dimenticando, però, di invitare in audizione alcuni fra gli attori più importanti della vicenda. Dunque, se da un lato ci sembra legittimo che la commissione di Palazzo Campanella abbia rivolto l’invito ai rappresentanti sindacali della cosiddetta triplice – Cgil, Cisl e Uil – e alla commissione che guida l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, non è invece minimamente accettabile che in questa audizione manchino figure importantissime nella vicenda". E' quanto si legge in una dichiarazione diramata dai consiglieri comunali Eugenio Riccio, Giuseppe Pisano, Sergio Costanzo, Luigi Levato, Rosario Mancuso, Roberta Gallo, Vincenzo De Sarro, Rosario Lostumbo e Antonio Angotti.

"Sarebbe il caso di chiedersi il perché, a questo punto,- ribadiscono -  la commissione non abbia convocato il management del Sant’Anna o i rappresentanti del sindacato più attivo in queste settimane di crisi della struttura, vale a dire l’Usb. Ma ci chiediamo anche perché la commissione abbia omesso di convocare il sindaco della città capoluogo, Sergio Abramo, che insieme al presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, e all’intera aula, ha avuto una presa di posizione forte, indirizzata al governo nazionale, perché il Sant’Anna esca dalla crisi e venga salvato".

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"Non riusciamo a comprendere i motivi di queste omissioni, né abbiamo intenzione di indulgere in illazioni che sarebbero controproducenti. Alla commissione regionale Sanità, però, chiediamo non solo correttezza istituzionale, - concludono i consiglieri comunali - ma anche e soprattutto una precisa adesione alla realtà dei fatti e dei soggetti realmente coinvolti e interessati al salvataggio della struttura d’eccellenza nel campo della Cardiochirurgia”. 

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