Servizi cimiteriali alla Catanzaro servizi. Il Tar: "Illegittima la delibera di affidamento in house"

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I giudici amministrativi hanno accertato l'incompletezza dell'istruttoria alla base della scelta del Comune di Catanzaro di affidare alla partecipata i servizi cimiteriali. Adesso l'Ente dovrà aprire al mercato oppure può riaffidare in house ma spiegando la congruità economica dell'offerta

  31 maggio 2021 14:24

L'affidamento della gestione dei servizi cimiteriali alla Catanzaro servizi da parte del Comune è illegittimo. E' quanto ha stabilito il Tar Calabria, in accoglimento del ricorso della Edilcat Costruzioni s.r.l., che era la precedente aggiudicataria. La vertenza nasce dalla decisione di Palazzo De Nobili di aggiudicare in house providing tutto il 'pacchetto cimitero' alla partecipata comunale che, si ricorderà, era stata già messa sulla graticola dalla relazione del Mef. Il nodo giuridico è diventato se l'affidamento in house fosse adeguatamente motivato dall'Amministrazione comunale poiché tale scelta, evidentemente, inibisce il ricorso al mercato.

AFFIDAMENTO ILLEGITTIMO PER ICOMPLETEZZA DELL'ISTRUTTORIA- Per i giudici amministrativi, "l’istruttoria posta alla base della decisione di ricorrere all’in house providing si rivela evidentemente monca. Pur ammettendo che non ci fosse uno “storico di costi”, era preciso dovere dell’amministrazione verificare, anche mediante stime e comparazioni, la congruità economica dell’offerta, a garanzia della continuità e dalla qualità delle prestazioni affidate alla società in house. L’incompletezza istruttoria si riverbera sulla delibera di affidamento, che è illegittima e va annullata". In pratica nella relazione tecnica e nella stessa delibera di affidamento il Comune non ha spiegato nel dettaglio la congruità dell'offerta economica della partecipata. Il vizio fulmina così la delibera di Consiglio comunale n. 155 del 2020. Cosa succede al contratto firmato con la Catanzaro servizi? "Diverrà inefficace 150 giorni dopo la pubblicazione della presente sentenza, ovvero in data anteriore laddove il Comune di Catanzaro, previa riedizione del potere, concluda in tempi più brevi la procedura di affidamento e stipuli il relativo contratto". 

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IL COMUNE DOVRA' RIAVVIARE LA PROCEDURA AMMINISTRATIVA- Ed è proprio la 'riedizione del potere' da parte del Comune che sarà decisivo per il futuro dei servizi cimiteriali. Il Tar infatti lascia aperte più strade. Il Comune dovrà riavviare nuovamente il procedimento amministrativo. Questo potrà condurre al ricorso al mercato oppure, di nuovo, all'affidamento in house alla Catanzaro servizi. Ovviamente, in questa seconda ipotesi, l'istruttoria dovrà essere congrua e superare i vizi rilevati dal Tar. "L’odierna pronuncia - si legge nel provvedimento- non può incidere sull’esito della valutazione che la legge demanda all’amministrazione, la quale rimane dunque titolare del potere di scegliere quale, tra i modelli di gestione ammessi dall’ordinamento, sia il più adatto per la gestione dei servizi cimiteriali. Solo, nel provvedere nuovamente il Comune di Catanzaro dovrà svolgere un’adeguata istruttoria e, nell’ipotesi in cui la scelta ricada nuovamente sull’in house providing, dovrà svolgere un’appropriata analisi della congruità economica dell'offerta". 

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LE SPESE DI LITE- Infine, il Tar ha condannato Comune e Catanzaro servizi alla rifusione in favore della Edilcat, rappresentata e difesa dall'avvocato Andrea Lollo, delle spese di lite delle spese e competenze di lite, liquidate nella misura di euro 3.200,00, oltre al rimborso del contributo unificato e delle spese generali nella misura del 15%, nonché oltre a IVA e CPA come per legge. 

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