Slow Food Calabria a Roma per partecipare a "Un'altra idea di mondo"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Slow Food Calabria a Roma per partecipare a "Un'altra idea di mondo"

  11 luglio 2025 19:19

 E' composta da una trentina di delegati la compagine regionale di Slow Food Calabria che sta prendendo parte in questi giorni a Roma, presso la sede FAO, all'assemblea nazionale dei soci di Slow Food Italia. Un momento assembleare importante e partecipato che ha radunato nella Capitale quasi 500 delegati in presenza in rappresentanza da tutte le articolazioni regionali italiane chiamate a confrontarsi su "Un'altra idea di mondo" secondo la visione del movimento con la chiocciola. 

 
Nell'intervento assembleare è stato il presidente di Slow Food Calabria, Michelangelo D'Ambroso, a ribadire la volontà dell'associazione calabrese di "riconoscersi parte integrante di una funzione pubblica" che Slow Food vuole essere sui territori non misurandosi solo con la "produzione di beni e servizi, ma con la capacità di generare benessere, cittadinanza attiva, coesione sociale e sostenibilità". 
 
La volontà di Slow Food Calabria è quella di "occuparsi delle comunità" mettendosi in gioco ogni giorno "per costruire alternative concrete, partendo dai territori, dalle relazioni, dai bisogni reali delle persone". L'associazione regionale vuole sempre più - è stato ribadito all'assemblea nazionale - essere ponte tra cittadini e istituzioni lavorando per costruire "buone pratiche che diventino movimento collettivo, producendo senso, visione, direzione" 
 
In questi anni l'associazione nazionale e le sue articolazioni regionali sono diventate Ente del Terzo settore. Una scelta che "non significa stare al margine ma al centro delle trasformazioni sociali, culturali, economiche. Siamo parte - ha aggiunto il presidente di Slow Food Calabria -  di un cambiamento di paradigma: dal profitto come unico fine, alla cura come bene comune; dal consumo come atto individuale, alla responsabilità collettiva come stile di vita. Slow Food questo lo insegna da anni». Gli attivisti del movimento da 40 anni sono diventati «moltiplicatori di valori, ispirando tematiche e azioni che oggi, più che mai, fanno parte del linguaggio diffuso: rigenerazione, biodiversità, rispetto dei territori, delle comunità e dei saperi local".
 
Ecco perchè oggi "serve fare un passo in più: quello della cultura politica diffusa, della partecipazione attiva, del cambiamento dal basso che diventa sistemico". L'associazione vuole essere sempre più ponte tra cittadini e istituzioni, luogo di educazione civica ma anche spazio di "resistenza alla frammentazione, all'indifferenza, all'ingiustizia. E allo stesso tempo una proposta concreta per un altro modello di sviluppo, di convivenza, di comunità, di futuro". 
 
L'assemblea si concluderà sabato 12 Luglio con il rinnovo degli organismi nazionali e nella prima giornata ha visto i saluti e gli interventi del Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, del vice direttore generale della FAO, Maurizio Martina e di Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. Ad aprire i lavori gli interventi del presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini ed Edie Mukiibi, presidente di Slow Food.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner