Spadanuda racconta un incontro fantasmatico in Sila

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Ingegnere Giancarlo Spadanuda
  30 giugno 2025 08:01

di GIANCARLO SPADANUDA

A volte, nel corso della nostra esistenza può accadere una giornata particolare (ricordate il film di Scola con Sofia Loren e Mastroianni ?). Ieri ,domenica così è stato per me ,ho sostituito il caldo africano della costa con la visione paradisiaca in Sila.

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E’ tutto successo al bivio Spineto (a pochi km da Villaggio Mancuso). Assorto nei miei pensieri ho sentito una dolce musica,ragazzi in coro che cantavano bene intonati,la struggente canzone di Sal da Vinci-”ROSSETTO e CAFFE’” portata al successo dai The Kolors. Si festeggiava all’interno di un locale non so cosa. Ma quando alla fisarmonica ha iniziato un vero maestro proveniente dall’interland (Mangone) non ho saputo allontanarmi:le sue impareggiabili esecuzioni da “Besame mucho” a “Cumparsita” mi hanno come stregato.

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Ma la vera sorpresa è stato conoscere meglio il mitico Quinto (personaggio chiave in zona),che ho subito paragonato a Dmitri,de “LA Signora col Cagnolino” di Cechov,il quale in compagnia degli uomini si annoiava un po',non era a suo agio,e “con essi era poco loquace e freddo;ma quando si trovava fra donne ,si sentiva in libertà. Nel suo aspetto,nella sua natura,nel suo carattere,c’era un che di attraente,d’inafferrabile,che disponeva in favor suo le donne e le attirava;egli sapeva ciò,ed egli stesso era del pari attratto da una certa forza verso di loro”.

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Sulle montagne della Sila ho trovato la felicità in una domenica da incontro fantasmatico.

Eppure,non so a chi dedicare:”in un verde prato silano ho raccolto i più bei fiori per te”.

Ma è così:”le montagne sono il principio e la fine di ogni scenario naturale” (RUSKIN).

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