Un altro progetto eolico nel territorio di Squillace: verifiche sugli usi civici in corso

di PAOLO CRISTOFARO

L'area del golfo di Squillace continua ad attrarre progetti relativi alle rinnovabili. Dopo la notizia, che ampiamente è circolata, di un progetto per un parco eolico a largo del Catanzarese e dopo l'altra notizia, di un impianto del valore di circa 11 milioni, per quattro aerogeneratori tra Borgia e Squillace, una nuova istanza è stata presentata alla Regione Calabria e interessa ancora l'area del territorio squillacese. La conferma giunge dagli stessi uffici del comune di Squillace in seguito alle domande de "La Nuova Calabria" sulla nomina di un perito demaniale che deve accertare l'eventuale gravame di usi civici nell'area interessata. 

Le richieste dei privati sull'area oggetto d'interesse sono giunte in Regione Calabria e presentate il 14 marzo scorso dalla società "I.R.E. srl", che le ha inoltrate al dipartimento competente della Cittadella. Da lì lo scambio di informazioni previsto tra Regione e Comune al fine di accertare la presenza o meno di interessi di uso civico sulla zona in agro di Squillace. L'amministrazione, il 1° giugno 2022, aveva già nominato un primo perito, l'agronomo Giuliana Macaluso, ma che "non ha manifestato l'accettazione dell'incarico", come riportano gli atti comunali.

La nuova nomina, siglata dal Comune pochi giorni fa, riguarda un supplente, individuato nell'architetto Gianfranco De Vito, al quale spetterà ora l'esecuzione della verifica demaniale. Ancora nessuna informazione certa giunge dall'Ente a proposito del progetto nello specifico, se non, appunto, la sola conferma che si tratterebbe di un impianto eolico, dato che la documentazione completa non è sui tavoli del Comune ma della Regione. E ancora da accertare è l'eventuale numero di turbine previste nello stesso. I precedenti progetti eolici avevano sollevato in zona, tra cittadini e associazioni, numerose polemiche, ma è chiaro che nella delicata fase di crisi energetica l'attivazione di impianti simili vada moltiplicandosi. I timori dell'opinione pubblica riguardano soltanto l'impatto ambientale delle pale, in un'area che è notoriamente rilevante dal punto di vista paesaggistico e archeologico, dove occorre procedere coi piedi di piombo. Si attendono aggiornamenti più specifici sulla probabile installazione.

CLICCA QUI