di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Un Catanzaro bello a metà. Così, appare la squadra di Aquilani nelle prime sette giornate di campionato in cui raccoglie poco, forse meno di quanto meritasse, solo sei punti grazie a sei pareggi consecutivi e una sconfitta a Monza per certi aspetti inaspettata.
Grande attesa per i tremila tifosi giallorossi che tifano, sventolano ed espongono drappi e vessilli dal sapore internazionale.
Pronti via e il Catanzaro si mostra diverso, sicuro di sé, convinto di voler prendere in mano le redini del match.
Al quinto minuto un pregevole esterno destro del capitano serve in area Cisse che non sbaglia e manda in delirio il muro giallorosso.
Le Aquile vogliono dimostrare tutto il proprio potenziale e per i primi 30 minuti lo fanno con palla a terra e belle geometrie. Ma col passare dei minuti calano d’intensità mostrando l’altro volto, quello abulico e scontato, a tratti confuso.
La mancata espulsione di Birindelli da parte del Var, autore di una manata su Cisse a gioco fermo, grazia i padroni di casa che lentamente ci credono e iniziano a prendere le misure.
Infatti, allo scadere arriva il gol di Alvarez pescato in area di rigore dall’assist dello stesso Birindelli tra i difensori schierati.
La ripresa è di marca lombarda grazie alle note individualità che mettono in campo forza ed esperienza di fronte ad un Catanzaro che si presenta invece molliccio e fragile.
Nonostante tutto, la squadra di Aquilani non si fa schiacciare, ma soffre le incursioni casalinghe che arrivano a bersaglio proprio con Birindelli che fa esultare il pubblico di casa e salva la faccia a mister Bianco, ormai all’ultima spiaggia.
Il resto della gara mostra un Catanzaro incapace di reagire, ma soprattutto di credere di poter recuperare. La girandola di cambi fatta di Aquilani, espulso per proteste, non sortisce gli effetti sperati e consegna una sconfitta che brucia e fa riflettere.
La fine del match lascia un sapore amaro, tra mugugni e preoccupazione, pur sempre sapendo che è l’inizio di un cammino lungo e tortuoso dove è necessario mettere in campo tutto per dare sostanza ad un progetto tecnico complesso che stenta a decollare.
Aldilà dei moduli e dei tatticismi, questo Catanzaro abbondante, rinnovato in tutti i reparti e guidato da un tecnico giovane e promettente, non ha ancora trovato la giusta determinazione per mostrare il meglio di sé e vincere.
Domani, Iemmello e compagni torneranno in campo agli ordini di mister Aquilani già sotto attenta osservazione, in vista del match col Padova, in programma domenica 19 ottobre alle 19.30 al Ceravolo, dove sarà determinante vincere e convincere per regalare la prima vittoria del campionato.
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