"Un tram che si chiama desiderio" a Catanzaro mette a nudo la fragilità umana con Mariangela D'Abbraccio e Daniele Pecci

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images "Un tram che si chiama desiderio" a Catanzaro mette a nudo la fragilità umana con Mariangela D'Abbraccio e Daniele Pecci

  10 marzo 2022 09:18

di CLAUDIA FISCILETTI

La fragilità dell'animo umano messa a nudo, fra nevrosi e scatti d'ira. "Un tram che si chiama desiderio" è la messa in scena dei lati più negativi che albergano in ognuno di noi e ieri sera, al Teatro Comunale di Catanzaro, Mariangela D'Abbraccio e Daniele Pecci hanno dato una sublime interpretazione dell'opera teatrale scritta più di ottant'anni fa da Tenessee Williams.

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Merito, oltre all'estrema bravura di tutta la compagnia teatrale, è anche del regista Pier Luigi Pizzi, che ha adattato il testo scarnificandolo dei pochi dettagli legati unicamente all'America del Sud degli anni Quaranta portandolo in una dimensione spazio-tempo non completamente definita. La scenografia, sempre opera di Pizzi che è un grande scenografo, richiama un po' il bianco e nero del film di Elia Kazan, in cui i protagonisti erano Marlon Brando e Vivien Leigh.

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Lo spettacolo, inserito nella stagione teatrale di AMA Calabria diretta da Francescantonio Pollice, ha Blanche Dubois che domina la scena per oltre due ore. La bravura di Mariangela D'Abbraccio riesce a creare empatia col pubblico, che sorride e si commuove con lei, pende dalle sue labbra, dai suoi gesti drammatici e disperati. Blanche entra in scena, stupenda come una diva degli anni Quaranta con indosso una maschera fatta di illusioni e bugie, e alla fine del dramma ormai consumato, abbandona il palco con i capelli sconvolti mentre raccoglie i cocci di quella maschera ormai frantumata, tentando di aggrapparsi all'ultimo frammento di illusione che le è rimasto.

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Daniele Pecci riesce ad indossare alla perfezione i panni del violento Stanley Kowalski, portando sulla scena l'emblema dell'uomo negativo, quello da cui ogni donna dovrebbe tenersi alla larga. 

Il prossimo spettacolo di AMA Calabria sarà il 16 marzo, al Teatro Comunale di Catanzaro con "Sulle acque e sui rovi" di Ernesto Orrico.

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