Us Catanzaro 1929, mister Calabro nel dopogara: "Atteggiamento mentale giusto nella ripresa. I tifosi sugli spalti? Tanta robba"

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Il tecnico del Catanzaro, Antonio Calabro
  24 novembre 2021 20:01

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

"Il primo tempo troppo molli, il campo non ti dava la possibilità di giocare, si perdevano contrasti e si faceva una corsa indietro e non avanti. Il calcio è fatto di atteggiamento e tutto quello che proponi a livello tattico conta poco se non ci metti cattiveria, agonismo e tante altre cose".

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Sono le parole del tecnico del Catanzaro Antonio Calabro, dopo la vittoria di Gorgonzola contro l'Albinoleffe che sancisce il passaggio in semifinale di Coppa Italia Serie C.

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"Il secondo tempo mi è piaciuto tantissimo. Potevamo fare il secondo, ma sono partite ostiche e devi vincerle a tutti i costi. La differenza l'ha fatta l'aspetto mentale nel secondo tempo. Quando ci metti cattiveria nel vincere i contrasti c'è tanta differenza".

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E spiega: "Nel momento in cui nelle ultime due partite con la Turris e la Juve Stabia non abbiamo messo questo atteggiamento le partite non le vinci".

E ancora: "Bisogna fare i complimento all'Albinoleffe: potenzialità giovani ma importanti".

Welbeck? "La sua qualità migliore è quella di recuperare palloni ma sta migliorando sotto tanti aspetti e poi con il lavoro quotidiano si cresce".

E sottolinea: "Sono ragazzi che devono reagire e farlo sempre, come l'anno scorso, deve essere la base. Pensavamo di portarci dietro la mentalità dell'anno passato e invece abbiamo dovuto ricominciare da zero e lavorarci tanto".

Cinelli? "Non era nel suo campo ideale, ha fatto gol ed è risultato positivo nell'economia del passaggio del turno e quindi ha fatto una buona gara".

Poi dice: "Sono soddisfatto di tutti ma dobbiamo dare risposte sotto l'atteggiamento della cattiveria agonistica e dobbiamo dare continuità di atteggiamento anche in campionato". 

Circa 200 tifosi che incitano la squadra per novanta minuti di mercoledì in Lombardia.

"Tanta, tanta robba. Ci rendiamo conto tutti dell'amore passionale che ci mette la gente di Catanzaro - ammette con un certo trasporto - . E' stata l'occasione per chi vive lontana per tifare per la propria squadra per novanta minuti.

E ancora: "Io la vivo e mi responsabilizza oltremodo rispetto a quello che può essere una piazza normale. L'amore verso questa maglia è anormale ma bello viscerale che a volte si manifesta con manifestazioni senza eguali e di contro ci possono essere sfoghi altrettanto anormali".

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