Violenza di genere, Fsp e Astarte portano in un convegno la consapevolezza di agire

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  24 novembre 2023 18:32

di FILIPPO COPPOLETTA

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"Il percorso rosa, l'evoluzione legislativa. Strategie di contrasto e prevenzione della violenza di genere" questo è il titolo del convegno formativo tenutosi questa mattina presso la sala conferenze del Polifunzionale della Polizia di Stato di Catanzaro. All'iniziativa, organizzata dal Sindacato di Polizia Fsp Polizia e dall'associazione di promozione sociale "Astarte", ha portato i suoi saluti il Sottosegretario, Wanda Ferro, il Questore di Catanzaro, Paolo Sirna ed il Segretario Generale Provinciale di Fsp Polizia di Stato, Rocco Morelli, che hanno incentrato i loro interventi sull'importanza di portare avanti iniziative come questa che portano l'attenzione dell'opinione pubblica su una tematica che non può divenire centrale solo ed esclusivamente quando la cronaca di tragedie ed efferati femminicidi occupa le prime pagine dei giornali. Un impegno costante, dunque, volto a suscitare quotidianamente la sensibilità dei cittadini così come quotidiane sono le aggressioni e le vittime di violenza tra le mura domestiche e non solo. 

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Ad aprire gli interventi, moderati dal vice Presidente Nazionale dell'Fsp Polizia, Franco Maccari, è stato l'intervento di Maria Grazia Muri, Assistente Sociale e Presidente dell'Associazione Astarte, a cui sono seguite le relazioni di carattere tecnico partendo dalla concretezza di episodi di vita quotidiana, esposte da Vittoria Froiio, psicologa di Astarte, Giusy Pino, assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro e Vincenzo Varano, operatore della Polizia di Stato e componente del Sindacato in Segreteria Provinciale.

Testimonianze importanti sono state portate all'attenzione dei presenti, lasciando grande dolore misto alla rabbia della consapevolezza che non bisogna più perdere tempo alcuno. Maria Elisabeth Rosanò, dottoressa in sociologia con tesi di laurea "Violenza di genere nel contesto domestico calabrese", con grande coraggio, ha narrato la difficile infanzia vissuta tra le mura domestiche, il dolore di perdere una madre, la rabbia verso quell'uomo violento che chiamava papà e la forza di volontà di agire per aiutare le tante donne che ogni giorno portano avanti, da sole, la propria battaglia verso un male che può e deve essere neutralizzato. 

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