Comunali Catanzaro, documento e tavolo permanente: il centrodestra 'rigioca' la partita

di GABRIELE RUBINO

Azzerare tutto e ricominciare d'accapo. Per uscire dall'insidioso pantano in cui era finito cercando il candidato a sindaco, il centrodestra catanzarese ha scelto una classica arma della politica: un documento programmatico con cui si rimanda l'indicazione del nome provando a tenere tutti dentro. Partiti e liste civiche. Per la verità, dalla lettura dei firmatati, spicca l'assenza della firma di Sergio Costanzo (Fare per Catanzaro), che ieri non era presente al vertice e che non ha risposto al telefono al momento della sottoposizione dell'atto. Che sia un segnale politico di sganciamento o un'incomprensione, si capirà nelle prossime ore.

AZZERATA LA PARTITA- "Dovevamo fare così dall'inizio", spiega un maggiorente della coalizione. Una marcia indietro rispetto alla partenza a razzo di una ventina di giorni fa in cui già ognuno aveva il suo nome senza però trovare l'accordo con gli altri. Scenario ripetuto per tre incontri consecutivi fino all'indicazione unitaria di Filippo Mancuso, che poi però ha declinato l'offerta. A questo punto, l'impressione è che i precedenti tentativi siano stati sterilizzati. Questo potrebbe riportare in gioco profili già 'discussi' e che poi si erano tirati indietro. Un restart. Quanto potrà durare il nuovo negoziato? I tempi non dovrebbero essere lunghissimi. Forse l'indicazione data da Abramo qualche giorno fa "la prima decade di marzo", è abbastanza pregnante. 

PEZZI DA RECUPERARE- Non è detto che il passaggio di ieri rendi il centrodestra invulnerabile da scissioni. Il 'Tavolo permanente', istituito da ieri, infatti dovrebbe servire "a eliminare le divisioni e appianare le divergenze fra le varie anime della coalizione". Ma non è detto che ci riesca. Per evitare 'sanguinamenti' non compensati e allargare il campo non è stato nemmeno un caso l'apertura a "soggetti civici già in campo, soprattutto quelli con caratteristiche evidentemente compatibili con i valori e la visione del centrodestra". Un messaggio per recuperare Antonello Talerico, che sembrava proiettato verso una corsa solitaria o addirittura, per alcuni, verso una convergenza con Donato. 

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