Dramma delle carceri. Le battaglie di Corbelli (Diritti Civili), finite anche sul New York Times e la solidarietà alla Bernardini

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images Dramma delle carceri. Le battaglie di Corbelli (Diritti Civili), finite anche sul New York Times e la solidarietà alla Bernardini

  28 novembre 2020 20:07

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, esprime la sua solidarietà e vicinanza a Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino e compagna di tante battaglie civili, che, per denunciare il dramma delle carceri, dal 10 novembre digiuna, insieme a 700 detenuti.

Alla protesta, per chiedere un carcere più umano, si sono aggiunti oggi alcuni intellettuali, come Roberto Saviano, Luigi Manconi, Sandro Veronesi, che hanno spiegato e manifestato il loro sostegno alla lotta della storica radicale, con una serie di interventi sulle pagine, rispettivamente, di Repubblica, La Stampa e Corriere della Sera.

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“Chi come me ha iniziato, 26 anni fa, la sua lunga storia con le storiche battaglie sul dramma delle carceri e per una Giustizia Giusta, con la costituzione, ancora prima di Diritti Civili, del Comitato per i diritti dei detenuti, nel lontano 1994, non può che condividere e sostenere fortemente la giusta, coerente e coraggiosa battaglia della Bernardini, afferma Corbelli. Ricordo le tante battaglie fatte con i compagni radicali, da Roma a Napoli, da Bari a Palermo".

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Napoli, 1994(Si al diritto alla vita per tutti)

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"Dovunque c’era da combattere per denunciare la tragedia dei sepolti vivi nelle prigioni e per una Giustizia Giusta, io c’ero. Prima con il Comitato dei Diritti dei detenuti e dal 1995 con il Movimento Diritti Civili. Con i nostri storici cartelli (Si al diritto alla vita, per tutti e  Giustizia Giusta) abbiamo manifestato davanti al Parlamento, a Roma, abbiamo “occupato” simbolicamente Camera e Senato, abbiamo, in questi lunghi anni, protestato davanti a molte carceri: da Napoli a Cosenza, da Palermo a Reggio Calabria, da Avellino a Vibo Valentia e in tante altre città. Per queste nostre battaglie nel febbraio del 1995 sono stato intervistato anche dal più grande giornale del mondo, The New York Times, che dedicò una inchiesta al dramma delle carceri e ai morti in cella, dimenticati. Purtroppo devo constatare che non è cambiato nulla".

L’inchiesta del New York Times (febbraio 1995) sul dramma

"Oggi - scrive Corbelli -  è esattamente come allora. Forse è addirittura peggio. Sicuramente la pandemia ha reso questa tragedia delle carceri ancora più grave. Per questo è assolutamente doveroso e urgente un intervento del Governo per limitare e affrontare subito il problema drammatico del sovraffollamento e dei malati in cella, rendere la condizione dei detenuti più dignitosa con un carcere più umano. Questo è quello che deve fare un Paese civile e uno Stato di diritto. Ma che purtroppo l’Italia da 25 anni continua a non fare, ignorando e rimandando il dramma dei detenuti, che si consuma in silenzio in quell’inferno maledetto che sono le prigioni italiane, dove vengono ancora tenuti, insieme alle loro mamme recluse, anche una sessantina di bambini! Una vergogna e una disumanità che grazie alle battaglie di Diritti Civili (che vengono tutte ricordate e documentare nel nostro sito www.diritticivili.it), che aveva fatto approvare, nel 2006, anche una legge ad hoc, si dovevano cancellare (togliendo i bambini dal carcere insieme alle loro mamme) ma che invece ancora persistono e continuano a rappresentare un fatto indegno di un Paese civile, come l’Italia”!"

 

 

 

 

 

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