E' il momento dei saldi. Il "bollettino" del primo giorno nel centro storico di Catanzaro tra ottimisti e scettici

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images E' il momento dei saldi. Il "bollettino" del primo giorno nel centro storico di Catanzaro tra ottimisti e scettici

I commercianti sottolineano la scarsa affluenza nella prima giornata. Pienone nei centri commerciali 

  05 gennaio 2021 12:33

di CARMEN MIRARCHI

Il 4 gennaio sono partiti i saldi, un po' in sordina vista la situazione economica della regione. Purtroppo l'emergenza da Covid 19 ha condizionato anche gli sconti di fine stagione che in sostanza dopo una prima partenza il 4 gennaio si interromperanno per il passaggio in zona rossa. Il 7 e l'8 gennaio, giorni di zona gialla, dovrebbero essere l'unico vero momento di relax per i cittadini e di vendita senza restrizioni per i commercianti. Poi nuovamente l'incertezza. Ci sarà la zona  arancione nel weekend del 10 gennaio, dunque le attività commerciali dovrebbero avere ancora un pochino di respiro.

Intanto i commercianti del centro storico di Catanzaro sottolineano come nella prima giornata di saldi l'affluenza non sia stata delle migliori.  "Molto meno rispetto gli altri anni'" ci dicono in molti. "Abbiamo venduto zero, le persone non capiscono più quando siamo aperti e quando siamo chiusi".



Qualcuno positivo però c'è ancora e ci dice di avere buone speranze e buone previsioni per il primo weekend di saldi invernali, soprattutto perché le attività nei centri commerciali saranno chiuse. Effettivamente il centro storico di Catanzaro non era affollato mentre code si sono registrate nei centri commerciali dove non è stato possibile però accedere (causa mancata autorizzazione) per verificare l'andamento delle vendite. Su tutti i social sono state però diverse le segnalazioni di un'affluenza notevole e della difficoltà nel far rispettare le regole anti Covid.

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C'è da sottolineare che ogni Regione dovrà stabilire modalità e e data di partenza dei saldi, così da gestire al meglio l'afflusso nelle vie dello shopping evitando gli assembramenti che si sono isti negli ultimi weekend, anche in base all'evolversi della situazione sanitaria sul proprio territorio

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Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid:

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Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.

Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi

Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;

Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.

 

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