
Riceviamo e pubblichiamo nella sua stesura originale una nota della professoressa Carla Rotundo della Segreteria provinciale del PD di Catanzaro, sulla educazione sessuo-affettiva dei ragazzi a scuola. Tema che in questi giorni ha anche sollevato polemiche per alcune dichiarazioni fatte in Aula mentre si discuteva l’apposito disegno di legge dal Ministro Valditara.
Di CarlaRotundo
“Ieri in Parlamento , nel mentre si discuteva del disegno di legge sull’educazione sessuo-affettiva dei ragazzi a scuola che introduce anche l’obbligo del consenso dei genitori, il Ministro Valditara con un atteggiamento offensivo e provocatorio, urlava “è stato detto che con questo disegno di legge impediremmo l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole ed eviteremmo di informare i nostri giovani sui rischi delle malattie sessualmente trasmesse. Sono indignato che abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi, vergognatevi”, No signor ministro è Lei che fa vergognare il Parlamento, la Scuola, i Docenti per le sue affermazioni e per quelle dei rappresentanti del Governo che ritengono argomento tabù tutto ciò che riguarda il sesso o i sentimenti. Si vuole impedire ai ragazzi di avere una relazione sana con i loro coetanei e con la loro sessualità. Forse Lei non lo sa, Ministro Valditara, ma i bravi insegnanti è da anni che educano al sentimento ed alla sessualità, pur senza il suo consenso, per aiutare i loro alunni a diventare adulti consapevoli e capaci di gestire le proprie emozioni. Ed allora, perché non regolamentare il tutto con una programmazione seria e coadiuvata da esperti che non dipenda solo dalla sensibilità o dalla buona volontà del docente. Intanto, giusto per smentirla, rispetto alla sua ostinata presunzione di essere nel giusto, sempre ieri a Catanzaro, veniva firmato un protocollo d’intesa tra la Questura ed un’associazione, per rafforzare la rete a tutela alle donne vittime di violenza. Nel corso del suo intervento il questore Linares ha affermato che in molte risse che sono state denunciate nei luoghi della movida cittadina, sono coinvolti spesso minorenni, in età scolastica quindi signor Ministro. Ha inoltre affermato che, a volte, tali risse nascono per dinamiche che coinvolgono ragazze, anch’esse minorenni, per questioni che riguardano la presunzione del possesso da parte dell’altro sesso. Ebbene, per l’appunto, tutto ciò rivela una mancanza di educazione al rispetto ed al sentimento. Questi ragazzi, signor ministro, sono figli e sicuramente i loro genitori o non hanno consapevolezza del loro agire, o non hanno saputo affrontare adeguatamente il problema del rapporto affettivo ed anche sessuale tra due soggetti. Oggi l’Italia insieme alla Bulgaria, alla Lituania, alla Romania è rimasto uno degli ultimi paesi europei in cui l’educazione affettiva e sessuale non è obbligatoria. Ed allora diciamolo: ma in che Paese viviamo se un governo ed il suo Ministro all’Istruzione non capiscono che vietare l’educazione sessuale, affettiva o etica nelle scuole, può costituire un pericoloso ostacolo allo sviluppo sessuale, affettivo e relazionale di bambine, bambini ed adolescenti?
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797