Si sono ritrovati nella Chiesa di San Giovanni, i carabinieri di Catanzaro che questo pomeriggio hanno celebrato la “Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Ufficiali, sottufficiali e graduati, qualcuno accompagnato anche dai familiari, hanno presenziato alla celebrazione della Santa Messa officiata dall’arcivescovo emerito della diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignore Antonio Cantisani con i concelebranti: il cappellano militare regionale dei Carabinieri, don Vincenzo Ruggero e il parroco della Chiesa di San Giovanni, don Francesco Brancaccio.
Una celebrazione che è stata accompagnata dai canti dal coro polifonico Santissima Trinità di Catanzaro, diretto dal maestro Giovanna Massara. Le musiche,invece, sono state eseguite dal maestro Amedeo Labello.
Nella celebrazione è stato ricordato: il 78° anniversario della battaglia di Culqualber, combattuta in Africa orientale nel novembre del 1941 dal primo battaglione Carabinieri mobilitato. Una battaglia che fece meritare all'Arma, la seconda medaglia d’oro al valore militare, e la giornata dell’Orfano, istituita nel 1996, che simboleggia, per i Carabinieri e per l’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri, un momento di autentica vicinanza alle famiglie dei militari caduti nell’espletamento del dovere.
«Ai figli dei nostri caduti, che si sono particolarmente distinti nel loro rendimento scolastico, sarà dato un premio in denaro. Comunque – ha detto il generale di brigata Andrea Paterna, comandante della Legione Carabinieri Calabria – questi tre momenti hanno un unico filo conduttore: la fedeltà intesa come virtù ed elemento caratterizzante della figura del carabiniere».
Tra i banchi della Chiesa anche il Questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, il prefetto Francesca Ferrandino, il vicesindaco Ivan Cardamone e le massime autorità civili e militari.
Valori come la fedeltà, il rispetto delle regole democratiche e la prevenzione sul territorio sono stati solo alcuni dei concetti ribaditi da monsignore Cantisani nell’omelia.
Fedeltà e rispetto delle regole, sono stati i concetti richiamati da monsignore Cantisani nel corso della sua omelia. «L’invito che vi rivolgo – ha detto – è di continuare il vostro lavoro quotidiano, con l’impegno, la professionalità e l’abnegazione che vi ha sempre contraddistinti».
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