La politica catanzarese nel suo insieme continua ad essere “tormentata” da fibrillazioni. Il Comune del Capoluogo è a una svolta: o si salva per il rotto della cuffia oppure precipita nel limbo. Il Pd se da una parte è raggiante perché avrebbe messo a segno (si dice negli ambienti dem) un punto a suo favore con l’addio fra Fiorita e la componente del consigliere Antonello Talerico diventata forza di opposizione. Oggi, alle 17,30 fra poche ore, al tavolo delle trattative per rimettere in piedi una Giunta si ritrova lo schieramento del centrosinistra. Ma nel PD si alzano dalla base venti di contestazione al suo modus operandi stante quanto scrive in una nota Antonio Gigliotti ex consigliere comunale, con tanto di tessera del Partito. Questa la nota nella sua stesura originale .
“Si è appreso dagli organi di stampa che il sindaco Fiorita ha azzerato la giunta ed è alla ricerca di una nuova maggioranza per continuare la consiliatura e per la nomina della nuova giunta comunale. Si è, pure, appreso dagli organi di stampa di incontri tra Fiorita ed una delegazione del PD per affrontare la nuova fase ed anche per la indicazione degli assessori che dovranno rappresentare il PD nella terza giunta. Il punto è, tuttavia, che di tutto ciò nulla sa il PD Catanzaro che è costituito non da una delegazione, che non è dato capire da chi sia stata individuata, ma da soggetti ed iscritti in carne ed ossa che non possono essere chiamati solo al momento delle elezioni o per ascoltare decisione prese altrove. Ed allora, un vero partito democratico deve, prima della nomina della nuova giunta, procedere alla urgente convocazione del corpo degli iscritti affinchè l’assemblea degli iscritti indichi la linea programmatica che dovrà ispirare la terza giunta Fiorita, indichi i soggetti che devono comporre la delegazione che deve interloquire con Fiorita e soprattutto indichi i criteri attraverso cui individuare i soggetti che dovranno rappresentare il PD nella giunta Fiorita. Insomma, la gestione di tale fase non può essere di tipo privatistico tra taluni e Fiorita ma deve coinvolgere necessariamente e democraticamente e collettivamente la base del partito che non può rimanere esclusa in tale fase nevralgica.”
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