Arrestata l’ex direttrice del carcere di Reggio. Il gip: "Disattese sistematicamente le norme che disciplinano la vita penitenziaria"

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L'ex direttrice del carcere di Reggio Calabria, Maria Carmela Longo

"Longo - è scritto nell'ordinanza - è scesa a patti con detenuti del calibro di Michele Crudo, ritenuto affiliato alla cosca Tegano, e con molti altri aderenti alla 'ndrangheta del mandamento reggino"

  26 agosto 2020 15:20

L'ex direttrice della casa circondariale di Reggio Calabria Maria Carmela Longo ha disatteso "con costanza e sistematicità le molteplici norme che disciplinano la vita penitenziaria così, di fatto, consegnando il carcere 'Panzera' ai detenuti per reati di mafia".

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Lo scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Dda, nei confronti dell'attuale direttrice della sezione femminile del carcere di Rebibbia.

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Maria Carmela Longo è finita ai domiciliari nell'inchiesta in cui sono indagati anche un medico, una detenuta e diversi agenti di polizia penitenziaria.

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"Longo - è scritto nell'ordinanza - è scesa a patti con detenuti del calibro di Michele Crudo, ritenuto affiliato alla cosca Tegano, e con molti altri aderenti alla 'ndrangheta del mandamento reggino. Ha lasciato loro il potere di assumere le decisioni nei settori chiave della vita penitenziaria agevolandoli in molteplici occasioni con permessi e mancate traduzioni pur di non avere problemi e senza curarsi di violare con costanza e sistematicità le normative dell'ordinamento penitenziario".

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