Droga, uno chef e l'amico paralitico arrestati dalla polizia: domani convalida on line davanti al gip Battaglia

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La droga sequestrata a Catizone e Spiridetti
  22 marzo 2020 16:31

di STEFANIA PAPALEO

Le prescrizioni anti Covid 19 non fermano l'attività dello spaccio di droga. Ma non fermano neanche la giustizia. Così due catanzaresi, lo chef Fiore Catizone, 38 anni, dipendente di un pub del centro storico, e Stefano Spiridetti, 39 anni, affetto da paralisi agli arti inferiori, dopo essere stati beccati pieni di droga, venerdì scorso, in via Crispi, da una pattuglia della Volante, agli ordini del vice questore Giacomo Cimarrusti, domani mattina saranno sottoposti alla convalida dell'arresto davanti al gip, Antonio Battaglia

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Ma quella di domani non sarà una udienza tradizionale, in quanto avverrà in un'aula virtuale, realizzata dal giudice proprio nel rispetto delle norme emanate dal Governo per contenere l'emergenza epidemiologica. Così il gip si collegherà dall'aula C del Palazzo di giustizia di via Argento, Catizone dal carcere di Siano, Spiridetti dall'abitazione nella quale è stato sottoposto agli arresti domiciliari e il difensore di entrambi gli indagati, l'avvocato Piero Mancuso, dal proprio studio legale. Tutte le parti in causa, dunque, parteciperanno in remoto, garantendo così la regolare attività giudiziaria.

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L'accusa che viene contestata ai due uomini, ex sorvegliati speciali, è quella di detenzione illegale al fine di spaccio di sostanza stupefacente, formulata dalla Procura sulla base degli accertamenti portati avanti dai poliziotti dopo averli beccati a pochi metri dall'abitazione di Catizone mentre .confabulavano in maniera sospetta accanto alla Volkswagen Touran in uso a Spiridetti. Atteggiamento sospetto che non è sfuggito ai segugi della Volante, che non li hanno persi di vista un solo minuto, fino a beccarli nello scambio veloce di una scatola che Catizone aveva tentato inutilmente di portarsi a casa, convinto di non essere stato notato.

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L'uomo, tuttavia, non aveva messo in conto l'occhio vigile degli agenti che, dopo aver allertato la Centrale Operativa, si sono fatti spedire i rinforzi, per bloccare il conducente  della Volkswagen mentre loro raggiungevano Catizone a casa.

Inutile a quel punto anche il tentativo di Catizone di disfarsi della scatola buttandolo fuori da una finestra, con dentro 6 panetti di sostanza stupefacente tipo hashish: presa dai poliziotti, questi ultimi gli hanno trovato addosso anche 200 euro in contanti. Contestualmente i colleghi rinvenivano addosso a Spiridetti un involucro contenente 4 panetti di sostanza stupefacente di tipo hashish e la somma in contanti di 245 euro.

Confrontando lo stupefacente rinvenuto in possesso di entrambi gli indagati, lo stesso è apparire  identico, come modalità e tipologia di confezionamento, oltre che di sostanza, così come ha confermato subito dopo il Personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica: hashish per un peso complessivo di 400 grammi, che è stata  sottoposta a sequestro, insieme alla somma di 445 euro, ritenuta essere provento dell’attività di spaccio.

Da lì l'arresto in flagranza di reato, che sarà convalidato domani mattina, e la segnalazione per aver violato le prescrizioni in materia di prevenzione dal “coronavirus”, le norme di cui ai Decreti P.C.M. dell’8 e 9 marzo 2020, in rispetto all’attuale emergenza sanitaria. 

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