Il 'Pugliese' vuole aumentare i tamponi fino a 2 mila al giorno. Cotticelli si scansa: "Decide la Santelli". O il suo delegato al Covid

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images Il 'Pugliese' vuole aumentare i tamponi fino a 2 mila al giorno. Cotticelli si scansa: "Decide la Santelli". O il suo delegato al Covid
L'ingresso di Malattie Infettive e del Laboratorio di Microbiologia del Pugliese di Catanzaro

L'azienda ospedaliera ha elaborato una proposta con tre scenari di potenziamento dell'attività del laboratorio di Microbiologia e Virologia. Quello più spinto prefigura 2 mila tamponi processabili al giorno. Cotticelli rimanda la responsabilità al Soggetto Attuatore e al suo delegato Antonio Belcastro

  06 settembre 2020 20:21

di GABRIELE RUBINO

L'ospedale Pugliese di Catanzaro vuole farsi trovare pronto per il periodo autunno-inverno sul fronte del contrasto al Covid-19. Poco più di una settimana fa (il 28 agosto), con una missiva a firma del commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli indirizzata al generale Saverio Cotticelli e al dg del dipartimento Salute Francesco Bevere, l'azienda ospedaliera ha presentato la proposta di aumentare la potenza di fuoco del laboratorio di Microbiologia e Virologia che potrebbe arrivare a processare fino a 2 mila tamponi al giorno. In risposta Cotticelli (e il sub-commissario Maria Crocco) ha demandato ogni decisione a Soggetto Attuatore, che è il presidente Jole Santelli, o comunque dal suo delegato 'sanitario', Antonio Belcastro.

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LA SITUAZIONE ATTUALE 350/400 TAMPONI AL GIORNO- Il laboratorio guidato da Pasquale Minchella analizza i tamponi per l'intera area centrale della Calabria (non solo il Catanzarese, ma copre anche il Crotonese e il Vibonese). Dall'inizio dell'emergenza ad oggi ha effettuato circa 50 mila test. Con l'attuale dotazione di apparecchiature e di consumabili (il materiale necessario a processare i tamponi, inclusi i reagenti) viaggia ad una media di 350/400 al giorno. Pur se l'idea di incrementare il tiraggio circolava da tempo, il recente 'sforzo' per i tamponi delle discoteche di Soverato ha indotto ancor di più i vertici aziendali ad elaborare un piano di potenziamento. L'incremento delle richieste di attività di accertamento dei contagi segna un "trend in ulteriore, significativa crescita", si legge nella missiva ospedaliera ricordando lo screening legato alle scuole, a quello dei migranti (Cara di Crotone), ad altri richiedenti (associazioni sportive, forze dell'ordine) e ovviamente ai focolai inattesi. 

I TRE SCENARI DI POTENZIAMENTO DEL LABORATORIO- Di sicuro il 'Pugliese' si muoverà da solo: "entro la fine di settembre, - si legge ancora-, la dotazione tecnologica sarà incrementata di un ulteriore strumento con una capacità di 96 test, eseguiti in 5 ore ed una potenzialità di 3-4 corse al giorno per un totale di circa 288-384 pazienti". In questo modo la forbice dei tamponi quotidiani si innalza fra i 600-750. A questo punto però, si prospettano tre possibili scenari di 'upgrade'. Il primo contempla l'acquisto di uno strumento da 96 test che con le sue 'batterie' a distanza di qualche ora porterà il massimale fra gli 850 e 1000 tamponi al giorno. E' prevista anche l'acquisizione (in service) di un apparecchio per i test rapidi (in un'ora). Considerando banconi, frigorifero, cappa a flusso laminare, congelatore -20° e i consumabili, come i reagenti (calcolati per al mese), il costo della prima opzione è di circa 711 mila euro. Nel secondo scenario, invece gli strumenti da 96 test sarebbero 2 (dunque da 192 test) che con le 'corse' porterebbero il laboratorio a poter processare tra i 1200/1400 tamponi al giorno. Il costo in questo caso sale a poco più di un milione (il singolo strumento costa 200 mila euro e i consumabili, 20 euro a test, sarebbero di più). Il terzo scenario, ricomprende gli acquisti del secondo e prevede in aggiunta uno strumento a flusso continuo (canone da 50 mila euro all'anno) che porterebbe la stima dei tamponi giornalieri appunto fino a 2 mila, per un costo stimato di circa 1,5 milioni di euro. Dal 'Pugliese' hanno fatto sapere che utilizzeranno risorse proprie, ma comunque hanno chiesto l'autorizzazione al commissario Cotticelli che nella risposta fornita lo scorso 3 settembre ha ricordato la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la possibilità di ottenere il lasciapassare dal Soggetto Attuatore per l'emergenza (Santelli, e quindi dal delegato in tema di sanità, Belcastro) con le risorse stanziate dai D.L. governativi 14 e 18.

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LE RICHIESTE SUL PERSONALE E LA PALLA SCIVOLATA A BELCASTRO- La richiesta del 'Pugliese' non si limitava alle apparecchiature ma anche al personale necessario a farle funzionare. I contratti del personale già assunto a tempo determinato nei mesi scorsi andranno in scadenza il prossimo 30 ottobre. Inoltre per realizzare gli scenari di potenziamento tecnologico del laboratorio servono fra i 4 e gli 8 tecnici sanitari di laboratorio (a seconda dell'upgrade), fra i 4 o 5 biologi e altre 2 o 3 unità amministrative per la trasmissione dei dati. Anche in questo caso, la struttura commissariale ha rimandato la palla nel campo del 'Soggetto Attuatore'. Nei fatti, la risposta di Cotticelli conferma la 'paralisi' sull'esecuzione del Dca 91, ossia la riorganizzazione della rete ospedaliera che avrebbe dovuto finanziare l'aumento dei posti letto di terapia intensiva e la riqualificazione di altri in posti di semi-intensiva con cantieri negli ospedali (LEGGI QUI IL PIANO). Il 'Pugliese' ad esempio ne aveva in dote 15 di intensiva e 15 di semi-intensiva, con il progetto della Palazzina Covid (seppur ridimensionato rispetto all'iniziale progetto). Cotticelli scrive che 'l'attuazione è in corso a cura del Commissario Straordinario per l'emergenza", cioè di Domenico Arcuri. Ma come segnalato anche da La Nuova Calabria (LEGGI QUI), il piano è a rilento proprio perché il manager scelto dal premier Giuseppe Conte ha ritardato il rilascio delle deleghe ai responsabili regionali, lasciando su carta i progetti di interventi strutturali negli ospedali. Da quanto appreso, il 'Pugliese' dopo la risposta di Cotticelli formalizzerà la proposta proprio al delegato del Soggetto Attuatore, Antonio Belcastro, che dovrà decidere se autorizzare o meno il potenziamento del laboratorio del presidio catanzarese. 

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