Impugnata al Tar l'aggiudicazione del servizio per le pulizie negli aeroporti calabresi

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L'Aeroporto di Lamezia Terme
  16 luglio 2020 20:59

di PAOLO CRISTOFARO

La  "GSI - Gestione Servizi Integrati Srl", difesa dall'avvocato Crescenzio Santuori, ha impugnato al Tar della Calabria - che dovrebbe trattare il tutto a giorni - l'aggiudicazione, dell'importo iniziale a base di gara di 2 milioni di euro, del servizio di pulizia e igiene ambientale negli aeroporti di Lamezia, Reggio e Crotone, ottenuta dal "Gruppo Consortile Coopservice Gestioni - Società Cooperativa Sociale". Al centro della polemica vi sarebbe un'anomalia relativa ai salari dei dipendenti, in base alle prescrizioni delle norme vigenti, che porterebbe ad una differenza economia annua, per dipendente, di circa 4.400 euro. Ma procediamo con ordine.

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La gara ha previsto tra gli obblighi gravanti sull’appaltatore, quello di “dare attuazione alle prescrizioni dell’art. 4 del CCNL - imprese di pulizia e servizi integrati/multiservizi” in relazione al personale impiegato a tempo indeterminato già addetto all’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto”, dunque garantendo la continuità dei rapporti di lavoro. Il Gruppo Coopservice Gestioni così come la Cooperativa Atena Service sono associate UNCI pertanto applicano ai propri lavoratori dipendenti il contratto C.C.N.L. per i dipendenti e soci lavoratori delle Cooperative CISAL/UNCI, scomponendo l’offerta economica con indicazione delle ore annue di lavoro e del costo totale della manodopera, calcolata secondo il CCNL UNCI.

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La presunta illegittimità - stando a quanto asserito dai ricorrenti - consisterebbe proprio nella evidente e - a loro dire - irrisolvibile anomalia dell’offerta prodotta dalla Coopservice, avendo quest’ultima applicato non il CCNL Multiservizi, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale” ma il CCNL per i dipendenti e soci lavoratori delle Cooperative CISAL/UNCI, i cui livelli retributivi sono ampiamente e notoriamente inferiori ai “minimi salariali retributivi” indicati dalla tabelle ministeriali, sempre stando a quanto sostengono i ricorrenti.

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All'anomala differenza al ribasso caratterizzante il CCNL UNCI rispetto a quello CGIL CISL e UIL Multiservizi (quest’ultimo utilizzato quale parametro di corretta retribuzione dal Ministero del Lavoro nella redazione delle tabelle citate) si assocerebbe l’assenza assoluta di giustificazioni, da parte della Coopservice, del ribasso economico dei minimi salariali offerto. La differenza economica annuale complessiva del singolo dipendente tra le tabelle ministeriali e l’offerta della Coopservice sarebbe pari a circa 4.400 euro.

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