Trovati rifiuti speciali (siringa e toner per stampanti). Il CSA-Cisal svela l'arrivo della polizia municipale di Catanzaro che voleva sequestrare l'area. Dopo la "mediazione" si procederà con la bonifica
11 dicembre 2019 18:27Doveva arrivare una “minaccia” esterna per smuovere l’ingiustificabile inerzia dell’Amministrazione regionale sulla discarica abusiva nella Cittadella regionale. È notizia di oggi che alcuni agenti della polizia municipale di Catanzaro (avendone il Comune competenza territoriale) si sono presentati presso la Regione Calabria. Avrebbero avuto dei colloqui con l’Ufficio Tecnico regionale. Pare che i vigili urbani fossero arrivati stamane con l’intenzione di sottoporre a sequestro l’area dove ancora oggi risultano accumulati numerosi rifiuti non correttamente conferiti. Il sindacato CSA-Cisal aveva sottolineato, in due circostanze, la pessima figura dell’Ente regionale che invece di dare l’esempio ai calabresi si è fatta cogliere in fallo proprio a casa sua. Nonostante le denunce pubbliche, anche da parte dell’assessore all’Igiene Ambientale del comune di Catanzaro, l’Amministrazione regionale è rimasta inerte, spostando solo di qualche metro l’accumulo della vergogna.
La polizia municipale, oltre al sequestro, pare fosse intenzionata ad elevare un salatissimo verbale e a portare tutte le carte alla Procura della Repubblica in quanto sarebbero stati rinvenuti dei rifiuti speciali (una siringa per l’insulina e due toner per stampanti, vedi foto). Di fronte a questa clamorosa prospettiva sarebbe scaturita una mediazione. La Regione si sarebbe impegnata a bonificare gradualmente l’area. A questo punto il sindacato chiede: chi provvederà a questa operazione? Il CSA-Cisal è molto curioso di conoscere se ci siano le adeguate competenze fra i dipendenti regionali (o la società che ha in appalto il servizio delle pulizie) per stoccare i rifiuti, sia quelli ordinari e sia quelli speciali. Non sarebbe il caso di affidarsi ad una ditta specializzata? Domani è in programma un incontro al Comune tra l'assessore comunale, la Regione, i vigili urbani e la società Sieco (che si occupa della raccolta dei rifiuti) per trovare una soluzione congiunta. Ad ogni modo – chiosa il sindacato –, è veramente desolante che solo “sotto minaccia” la Regione sia disposta a fare quello che dovrebbe essere scontato, cioè rispettare le leggi e, nel caso dei rifiuti, le sue stesse regole. Uno dei tanti paradossi di questa amministrazione.
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