"Lucciole e Lanterne", il poliziotto di Catanzaro accusato di favorire la prostituzione resta in silenzio davanti al Gip

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images "Lucciole e Lanterne", il poliziotto di Catanzaro accusato di favorire la prostituzione resta in silenzio davanti al Gip

  18 marzo 2020 12:45

Sceglie la strada del silenzio Francesco Bagnato, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, indagato e finito ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione nell’ambito dell’operazione "Lucciole e Lanterne" (LEGGI QUI). 

Difeso dagli avvocati Giampiero Mellea e Arturo Bova, Bagnato questo questa mattina si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Giudice dell'Indagine preliminare Teresa Guerrieri. 


I legali del poliziotto, inoltre, si sono riservati di chiedere interrogatorio formale al pubblico ministero quando entreranno in possesso delle carte del procedimento. In quanto, hanno detto gli avvocati, al momento hanno potuto visionare esclusivamente la misura cautelare notificata la scorsa settimana agli indagati. 

Sempre oggi è il turno del dentista Antonio Fratto, difeso dall'avvocato Domenico Cortese, di Bruno Dolce (avvocato Antonio Ludovico) e Giovanni De Santis (avvocato Vittorio Ranieri).
Nei giorni scorsi invece nell'aula C del Tribunale ci sono stati Rita Laface, Giuseppe De Santis, Antonio De Santis, Cesare Votta, Rita Maletta e
Yu Jinwei. Solo quest'ultima ha cercato di difendersi e rigettato le accuse. Gli altri hanno optato per la facoltà di non rispondere. 

ed.cor.

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