di FRANCESCA FROIO
Una nomina non condivisa da tutti, quella affidata a Nino Spirlì (Lega) come assessore alla cultura. A dire no è Mario Vallone, coordinatore Anpi Calabria, che ha voluto rendere noti i motivi del dissenso.
“Con grande difficoltà ci vediamo costretti ad esprimere il nostro netto dissenso verso la scelta di nomina ad assessore alla cultura della Giunta Regionale del sig. Nino Spirlì”, afferma Vallone, che aggiune: “Sono tempi drammatici in Italia e nel mondo, pertanto avremmo fatto a meno di inserirci con altre tematiche nel dibattito pubblico. Abbiamo rispetto per le sofferenze delle persone, per i tanti morti, per una situazione sanitaria lontana dall’essere risolta. Vogliamo adesso segnarci, e segnalare alla pubblica opinione, questa scelta inverosimile riservandoci di affrontarla nei modi opportuni in tempi più tranquilli”.
Poi incalza: “Sorvoliamo sulle patetiche invocazioni al “Signore e alla Santa Vergine Immacolata” che in questo periodo avranno ben altro di cui occuparsi, certo non delle facezie del neo assessore. Ci preme in questo frangente richiamare l’art.54 della Costituzione, e ci chiediamo, come può una persona che sul suo blog scrive da anni cose imbarazzanti esercitare con disciplina e onore la carica pubblica che dovrà ricoprire. Un rapido sguardo solo ad alcuni titoli dei suoi interventi: “Maledetto 25 Aprile”- “Questa giornata è maledetta dalle urla di migliaia di famiglie, colpevoli e innocenti, che chiedono giustizia e vendetta. Che odiano ancora perché sanno o perché non sanno. Che si tramandano livore e inimicizia a prescindere. Che meriterebbero, invece, salvifici silenzi. Oblio, piuttosto che ipocrite fanfare e reboanti proclami”.
E ancora: “Non è ancora arrivato, quel fatidico 25 aprile che già si avverte nell’aria un olezzo di menzogna e di becero protagonismo.”- “Si ritaglieranno uno spicchio di palcoscenico quei dannati della storia, nati dieci, vent’anni dopo la fine della guerra, che grondano odio per sentito dire. Per ozio.”- “Sono, fascista, perché voto a Destra? Perché non cancello venti lunghissimi anni di Storia Patria? Perché, per me, Benito Mussolini resta Lo statista? Perché non perdono le atrocità nascoste, occultate, della guerra partigiana? Perché… Perché non mi piacciono gli accampamenti degli zingari, le invasioni incontrollate di stranieri, l’accoglienza cocciuta, ignorante e deficiente, perché auspico le espulsioni dei non aventi diritto, perché pretendo che gli italiani abbiano casa e lavoro PRIMA che gli stessi vengano assicurati al primo degli stranieri sbarcati sul suolo italiano, perché, io omosessuale, credo nella Famiglia tradizionale e sono contrario ai matrimoni e alle adozioni gay”.
“L’elenco sarebbe lungo, potremmo continuare all’infinito - continua il coordinatore - ci fermiamo non prima di chiedere alcune cose alla Governatrice e a tutti componenti della Giunta. E’ questa l’immagine che si vuole dare della Calabria? Non c’erano davvero personalità più adatte a ricoprire un ruolo così delicato e importante?. La cultura, elemento trainante per la rinascita di una regione nelle mani di un simile personaggio ci farà tornare indietro di decenni. Speriamo abbiano nei palazzi alti un ripensamento. Nel frattempo vogliamo augurarci che forze politiche democratiche, sindacali e sociali, il mondo dell’associazionismo- conclude- facciano sentire la propria voce e il netto dissenso verso questa discutibile scelta”.
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