"Valutare la possibilità di posticipare l'inizio dell'anno scolastico almeno alla data del 28 settembre, solo negli istituti scolastici sedi di seggi elettorali al fine di garantire un rientro a scuola più sicuro e dare maggiore serenità e tranquillità alle famiglie, agli studenti e agli addetti ai lavori". E' la mozione passata all'unanimità dei presenti al termine della seduta del Consiglio regionale sulla riapertura delle scuole. Dunque, da un lato rimane ferma la data del 24 settembre per i plessi non interessati dalle operazioni elettorali (amministrative e referendum del 20 e 21 settembre), dall'altro al contrario è proposto lo slittamento di quattro giorni. L'atto adesso passa al vaglio del presidente Santelli, che dovrà valutare se recepirlo o meno in un'apposita ordinanza.
E' il compromesso raggiunto a Palazzo Campanella dopo ore di dibattito (assenti i gruppi del Pd e del misto, usciti in polemica per l'inversione dell'ordine del giorno). La mozione, letta da Antonio De Caprio (e anticipata nel contenuto da Filippo Mancuso), è la via di mezzo con alcune richieste più nette di far posticipare l'aperture di tutte le scuole al 28 (Graziano Di Natale di IriC, ma anche di qualche esponente della maggioranza, come in ultimo Pietro Raso).
Prima del discussione c'era stata l'informativa dell'assessore regionale Sandra Savaglio che aveva comunque assicurato che l'Usr era riuscita a garantire il recupero degli spazi per i 10 mila studenti 'scoperti' (LEGGI QUI) e che quindi potenzialmente si era in grado di partire giovedì prossimo. (g.r.)
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