Taglio guardie mediche. Domani il sit-in davanti alla Cittadella regionale contro la scure dell'Asp. E i medici del 118 proclamano lo sciopero

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images Taglio guardie mediche. Domani il sit-in davanti alla Cittadella regionale contro la scure dell'Asp. E i medici del 118 proclamano lo sciopero
Leo Fioresta
  20 febbraio 2020 12:35

di TERESA ALOI

Il sit-in è stato ufficializzato – con tanto di autorizzazione della questura - e così domani alle 10 davanti alla Cittadella regionale i medici della continuità assistenziale faranno valere le loro ragioni contro il provvedimento che “taglia” le guardie mediche, le cui postazioni  passeranno dalle attuali 60 alle programmate 25. (LEGGI QUI)

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Lo faranno insieme ai colleghi del 118 penalizzati per la sospensione dell'indennità regionale di 5,50 per ogni ora di attività .

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Una vera e propria mobilitazione quella contro un atto, che già ha suscitato una rivolta da parte di alcuni esponenti politici, e che, tuttavia, prima di diventare esecutivo dovrà comunque essere recepito dal commissario Cotticelli. 

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"La delibera che mira a ridurre le guardie mediche  - spiega Leo Fioresta, presidente dello Snam, il Sindacato nazionale autonomo medici italiani della Provincia di Catanzaro - è illegittima in quanto irrispettosa dell'articolo 64 del Contratto dei medici di Medicina generale così come dell'articolo 13 dell'Accordo integrativo regionale già discusso ben 10 anni fa sia in sede del Tar Lazio, sia dal Consiglio di stato dove si stabilisce che il rapporto ottimale deve essere di un medico ogni 3500 abitanti  e non di un medico ogni 14.194  come stabilito dalla delibera che prevede la delibera che riduce le postazioni".

Intanto, è stato già proclamato uno sciopero dei medici di medicina generale, settore Emergenza Sanitaria Territoriale proprio  per la sospensione dell'indennità regionale di 5,50 per ogni ora di attività .

Nella comunicazione inviata al presidente di Giunta della Regione Calabria  - Ufficio Commissariale al piano di rientro- Dirigente Generale del Dipartimento regionale tutela della salute e politiche sanitarie, al prefetto, alla direzione generale dell'Asp  e alla  Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali  si fa presente che   le Organizzazioni sindacali   (FP CGIL Medici – FISMU – CISL Medici – SUMAI – SIMET), FIMMG, SNAMI, SMI sindacati rappresentativi dei medici di medicina generale,  "proclamano lo sciopero aziendale della Categoria per il settore dell’Emergenza Sanitaria Territoriale   dalle  8 del 28 febbraio alle 8 del 29 febbraio 2020 garantendo le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dall’Allegato 1 all’art.11 dell’ACN per la medicina generale del 21 giugno 2018, (art.2, comma 2, lettera c: tutte quelle di cui all’articolo 95 del vigente ACN per la medicina generale per gli aspetti inerenti il soccorso urgente)". 

"L’azione di protesta - si legge ancora nella lettera - è rivolta alla Direzione Generale Aziendale per la mancata applicazione di quanto previsto dall’articolo 29, di cui all’AIR Calabria per la Medicina Generale del 16/09/2006 (BUR Calabria – Parti I e II – n.17). 
Attualmente con provvedimento unilaterale e senza concertazione alcuna con le OO.SS. rappresentative della categoria, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha sospeso il pagamento dell’indennità regionale di €.5,50 per ogni ora di attività, prevista ai sensi e per gli effetti dell’art.29 dell’Accordo Integrativo Regionale (A.I.R.) per i medici convenzionati dell’emergenza sanitaria territoriale. 
Pertanto, le OO.SS. della medicina generale proclamano lo sciopero generale nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro in segno di protesta nei confronti di un provvedimento penalizzante nell’applicazione del proprio contratto integrativo di lavoro.  
Altre giornate di sciopero saranno proclamate a seguire nelle settimane e mesi successivi, fino alla risoluzione della vertenza"

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