Tamponi congelati. Inizia lo smaltimento promesso dal dg Belcastro: in parte già mandati all'ospedale di Cosenza per essere processati

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images Tamponi congelati. Inizia lo smaltimento promesso dal dg Belcastro: in parte già mandati all'ospedale di Cosenza per essere processati

  13 maggio 2020 17:42

di STEFANIA PAPALEO

Inizia l'operazione smaltimento dei tamponi rimasti chiusi da oltre una settimana nei frigoriferi della Centrale operativa del 118 di Serra Spiga. A centinaia sono stati già spediti presso il laboratorio di Virologia e Microbiologia dell'ospedale Annunziata Cosenza, nonostante il carico di arretrato lamentato dal responsabile dello stesso in diverse segnalazioni inoltrate alla Regione Calabria già da tempo. E contestualmente 200 dei 600 tamponi rimasti ancora da processare presso il laboratorio di Virologia e Microbiologia dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro sono stati spediti a Reggio Calabria.

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A firmare tale disposizione è stato già ieri il dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, Antonio Belcastro, impegnato a capire tempi e modalità da seguire per farli processare tutti nel più breve tempo possibile e mettere così a tacere le feroci polemiche sorte dopo la scoperta dei quasi mille tamponi rimasti in attesa. 

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"I tamponi conservati nei frigoriferi della Centrale operativa del 118 in contrada Serra Spiga, in provincia di Cosenza, saranno distribuiti tra i vari laboratori calabresi entro 48 ore", aveva assicurato Belcastro a La Nuova Calabria, spiegando anche che tutti i campioni sono stati custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della Salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni ad una temperatura di 4° e dopo a -70". 

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LEGGI QUI. Tamponi in frigorifero, il dirigente Belcastro rassicura: "Entro 48 ore saranno distribuiti tra i cinque laboratori in Calabria"

Ma basterà questo per superare il problema? I dubbi certamente restano, tenendo conto che i laboratori di Microbiologia e Virologia degli ospedali calabresi si sa già quanto siano ingolfati di arretrati, tanto che lo scorso 25 aprile molti tamponi furono spediti presso il laboratorio dell'ospedale Federico II di Napoli per alleggerire il carico di Catanzaro. Stessa segnalazione mandata da Cosenza non è stata considerata. E il ritmo degli operatori sanitari resta incalzante.

 

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