Potere al popolo Catanzaro al fianco dei lavoratori Telecontact: "Non staremo a guardare"

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  01 novembre 2025 11:04

"La cessione di Telecontact, società controllata del Gruppo TIM che da 25 anni gestisce l’assistenza clienti, è stata notificata ufficialmente nei giorni scorsi. Da fonti sindacali apprendiamo che il 24 ottobre sono state aperte le procedure di raffreddamento, primo passo verso la proclamazione dello sciopero". Lo scrive Potere al popolo Catanzaro

"Parliamo di oltre mille lavoratrici e lavoratori che rischiano di essere trasferiti in una nuova società, controllata al 100% da Gruppo Distribuzione, incaricata di gestire in appalto le attività di call center per diverse committenze, tra cui la stessa TIM. In pratica, TIM si libera di una sua azienda, ma continuerà a servirsi del suo lavoro, senza però garantire nulla sulle condizioni del personale. 
TIM, dopo la cessione della rete, prosegue sulla stessa strada con la cessione di questo ramo aziendale aprendo un nuovo capitolo in un quadro sempre più incerto per il futuro occupazionale e industriale del gruppo. Nel settore delle Telecomunicazioni, i tentativi di esternalizzare il customer care (basti pensare ai casi di Fastweb, Vodafone, WindTre) si sono sempre rivelati fallimentari, con sconfitte aziendali e condanne in tribunale.  E tutto questo accade all’indomani dell’ingresso di Poste Italiane, partecipata pubblica al 51%, come nuovo azionista di riferimento. È evidente che serve subito un intervento del governo: non si può continuare a guardare dall’altra parte mentre migliaia di posti di lavoro vengono messi a rischio".

"Come Potere al Popolo, saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Catanzaro. Parteciperemo alle mobilitazioni, porteremo solidarietà concreta e lotteremo insieme a chi oggi difende il proprio posto di lavoro e la propria dignità. Questa vicenda non riguarda solo chi lavora in Telecontact, ma tutta la comunità catanzarese: un’eventuale perdita di centinaia di posti di lavoro sarebbe una bomba sociale per la nostra città. Non staremo a guardare. Vigileremo, denunceremo e saremo presenti. Nessun posto di lavoro deve andare perso!" 


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