Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio: arrestati al Nord i fratelli Palamara originari del Reggino

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Guardia di Finanza
  10 aprile 2024 18:13

Bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Con queste  accuse  la Guardia di finanza di Milano, su disposizione del gip del capoluogo lombardo, ha arrestato  i fratelli Giuseppe e Pasquale Palamara, rispettivamente di 57 e 48 anni,  originari di Melito Porto Salvo e San Lorenzo (Reggio Calabria) residenti uno a Meina l’altro ad Arona, imprenditori nel settore edile e movimentazione terra.

Secondo le indagini,  avrebbero «cagionato dolosamente il fallimento e la distrazione dei patrimoni aziendali di diverse società a loro riconducibili, impedendo così l’azione di recupero dei creditori e dell’Erario». Gli accertamenti patrimoniali e l’analisi dei conti correnti intestati alle società e ai fratelli avrebbero «evidenziato svariate movimentazioni finanziarie anomale, alcune delle quali verso la Svizzera»

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Le fiamme gialle hanno anche sequestrato immobili, auto di lusso e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro nei confronti dei principali indagati. I due fratelli sono indagati a vario titolo insieme ad altre sette persone.

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