Con un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore, il sindaco di Montauro, Giancarlo Cerullo, è intervenuto per fare chiarezza in merito alla procedura ex art. 110 del TUEL relativa al conferimento dell’incarico fiduciario di Responsabile dell’Area Amministrativa del Comune. L’intervento arriva a seguito delle polemiche sollevate da alcuni consiglieri comunali e di una diffida formale firmata da sei membri della minoranza.
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Cerullo ha definito “sconcertante” l’atteggiamento di chi, a suo dire, ignora le basi delle procedure amministrative e non comprende la natura delle selezioni ex art. 110, che non sono concorsi pubblici, bensì procedimenti comparativi fondati sulla valutazione dei titoli e su un colloquio finalizzato ad accertare l’idoneità del candidato per un incarico fiduciario, come chiarito anche da recenti pronunce del Consiglio di Stato.
Il primo cittadino ha ribadito che la responsabilità della scelta è attribuita dalla legge al sindaco stesso e che la commissione incaricata ha svolto esclusivamente una valutazione preliminare dei curricula. Nessun colloquio è stato effettuato da quest’ultima, che ha trasmesso i risultati al sindaco con determina n. 41.
Nonostante la possibilità, prevista dalla normativa, di selezionare anche un solo candidato per il colloquio, Cerullo afferma di aver preferito coinvolgere tutti coloro che erano risultati idonei, al fine di garantire massima trasparenza e pari opportunità.
Nel comunicato si legge anche un passaggio critico nei confronti di alcuni candidati, accusati di non aver compreso la complessità dell’incarico e di aver trattato la selezione come un normale accesso a un posto di lavoro, senza considerare le competenze professionali richieste dal bando.
In risposta all’accusa di una presunta “nomina pilotata”, il sindaco fa notare che la persona selezionata è già dipendente di un altro ente comunale, e che in caso di volontà di favorire tale candidato si sarebbe potuto ricorrere a una procedura semplificata di "scavalco", evitando l’iter di 40 giorni necessario per la selezione avviata.
Cerullo non nasconde il disappunto per quella che definisce una “macchina del fango”, accusando un consigliere in particolare di fomentare polemiche strumentali e dannose per l’immagine dell’amministrazione e del paese. “Solo a Montauro un ordinario incarico ex art. 110 si trasforma in un teatrino mediatico,” scrive il sindaco, denunciando un clima di sospetto e illazioni.
Infine, in merito al ricorso al TAR annunciato da una candidata, il sindaco dichiara di attendere con serenità l’evoluzione degli eventi, mentre ha già conferito mandato legale per valutare eventuali responsabilità penali derivanti da dichiarazioni ritenute diffamatorie pubblicate dalla stampa.
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