Fc Crotone, così la difesa chiede ai giudici di Catanzaro la revoca dell'amministrazione giudiziaria

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Gianni Vrenna
  13 ottobre 2025 14:08

Il difensore dell’Fc Crotone, avvocato Francesco Verri, ha chiesto al Tribunale di Catanzaro la revoca o la sostituzione con il controllo giudiziario della misura dell’amministrazione giudiziaria applicata alla società (LEGGI QUI).

La richiesta è basata soprattutto su documenti che non facevano parte del fascicolo e che quindi il Tribunale non aveva potuto considerare.

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I pilastri della difesa dell’Fc Crotone, fanno sapere dalla società, sono i seguenti.

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Sandro Oliverio - socio di maggioranza e amministratore della Seral, società incaricata dall’F.C. Crotone S.r.l. della security nel periodo compreso fra il 2017 e il 2023 – sarebbe stato lo strumento attraverso il quale la ‘ndrangheta avrebbe esercitato il suo potere di intimidazione sulla società. Tuttavia, il Tribunale della Libertà di Catanzaro, nel mese di luglio del 2023, pochi giorni dopo l’arresto, ha annullato la misura cautelare personale applicata a Oliverio per il reato di partecipazione a un’associazione mafiosa a causa della sua completa estraneità a qualsiasi contesto criminale. Nel provvedimento, il Tribunale ha sottolineato il fatto che la Seral ha comunicato alle Forze di Polizia l’elenco degli steward di cui si avvaleva. E su questo naturalmente hanno fatto affidamento sia la Seral e sia, a maggior ragione, l’F.C. Crotone. Per le stesse ragioni, Oliverio è stato assolto da ogni accusa nel giudizio abbreviato. 

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Nonostante i provvedimenti favorevoli ottenuti da Oliverio, l’F.C. Crotone ha sostituito la Seral con la Polservice che, in quel momento, svolgeva i controlli di sicurezza nel Palazzo di giustizia di Crotone su incarico della Procura della Repubblica ed è immune da pregiudizi e sospetti.

Si contesta che l’autista del pullman dell’FC Crotone fosse un affiliato alla criminalità organizzata. I documenti dimostrano, però, che costui era il dipendente di una società di trasporti con la quale l’FC Crotone aveva concluso un contratto per gestire gli spostamenti della squadra. Successivamente, l’FC Crotone non ha rinnovato il contratto con quella società e ha acquistato un proprio pullman condotto tuttora da una persona diversa e del tutto incensurata.

Le intercettazioni documentano l’acquisto di biglietti di alcune partite disputate dall’FC Crotone in Serie A da parte di un presunto boss e di un presunto affiliato alla criminalità organizzata. Proprio il fatto che l’FC Crotone non abbia regalato loro i biglietti né abbia subito pressioni per farlo rivela l’inesistenza di quella soggezione alle cosche che, in un primo momento, ha giustificato l’adozione nei suoi confronti della misura dell’amministrazione giudiziaria.

Fin qui, dunque, la difesa del Crotone Calcio. La parola adesso va ai giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro.

 

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