Inchiesta Aterp a Vibo, per 14 scatta la prescrizione

Si conclude con la prescrizione il procedimento penale che mirava a far luce sull’acquisto della sede dell’Aterp. Sono 14 gli imputati per i quali il giudice – dopo ben 4 anni di udienza preliminare e rinvii su rinvii – beneficiano della prescrizione

Si conclude con la prescrizione il procedimento penale a Vibo Valentia che mirava a far luce sull’acquisto della sede dell’Aterp.

Sono 14 gli imputati per i quali il giudice – dopo ben quattro anni di udienza preliminare e rinvii su rinvii – beneficiano della prescrizione.

Solo in due sono stati rinviati a giudizio in quanto hanno rinunciato alla prescrizione per puntare ad un’assoluzione nel merito.

L’inchiesta era stata avviata nel 2015 quando la Guardia di finanza aveva acquisito la documentazione relativa all’acquisto, per la somma di 2 milioni e 800mila euro, della sede in cui sono ubicati gli uffici dell’Aterp di Vibo. L’edificio era stato acquistato dall’Aterp guidata da Antonino Daffinà (in quota Forza Italia) quando già si sarebbe avuta piena consapevolezza, ad avviso degli investigatori, che la legge regionale avrebbe di lì a poco soppresso l’Aterp di Vibo ed accorpato le Aterp provinciali in un’unica azienda regionale. I soldi per comprare la nuova sede dell’Aterp di Vibo provengono dal fondo ex Gescal (Gestione case per i lavoratori) che doveva servire ad altri scopi.

Erano ipotizzati i reati di truffa aggravata, abuso d’ufficio, falsità ideologica e turbativa d’asta. La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata dalla Procura di Vibo nel gennaio 2018, ma quattro anni di udienza preliminare non sono bastati neanche per mandare a giudizio gli imputati senza far intervenire la prescrizione.

CLICCA QUI