Lande desolate, il procedimento ad Oliverio slitta al 24 febbraio: si torna in aula dopo le elezioni regionali

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  06 dicembre 2019 12:55

di EDOARDO CORASANITI

Slitta al 24 febbraio 2020 il procedimento in udienza preliminare a carico del presidente della giunta regionale, Gerardo Mario Oliverio (difeso dall'avvocato Vincenzo Belvedere)

Il governatore risulta indagato con il deputato Enza Bruno Bossio (Partito democratico) e l'ex consigliere regionale Nicola Adamo (Partito democratico). Tutti e tre devono rispondere per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio aggravata dalla finalità di stipula di contratti e corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, mentre il governatore è stato iscritto nel registro degli indagati anche per abuso d’ufficio. 

L'udienza oggi a Catanzaro davanti al giudice Matteo Ferrante è stata rinviata a causa dell'astensione  nazionale degli avvocati, in protesta ormai da tempo contro la riforma della prescrizione che entrerà in vigore a gennaio 2020.  Oliverio, dunque, tornerà in aula dopo le elezioni regionali del 26 gennaio 2020. 

Le indagini della Procura, diretta dal sostituto procuratore Veronica Calcagno e dal procuratore aggiunto aggiunto della Dda Vincenzo Luberto e realizzate con l’ausilio della Guardia di Finanza, si sono concentrate su presenti illeciti di tre appalti: l’avio superficie di Scalea (Cosenza), l’impianto sciistico di Lorica e la realizzazione di piazza Bilotti (che interessa Adamo e Bruno Bossio), nel capoluogo Bruzio (Leggi la notizia). 

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Otre ai politici, la Procura guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha chiesto il giudizio anche per gli altri indagati, tra cui risultano dirigenti, amministratori locali, ed imprenditori che dovranno rispondere, a vario titolo, di corruzione:

Giorgio Ottavio Barbieri, Carlo Cittadini, Vincenzo De Caro, Ettore Della Fazia, Gianbattista Falvo, Gianluca Guarnaccia, Carmine Guido, Rosaria Guzzo, Pasquale Latella, Marco Oliverio, Damiano Francesco Mele, Paola Rizzo, Marco Trozzo, Francesco Tucci, Luigi Zinno e Arturo Veltri.

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